Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Mef e Corte dei Conti all’assalto del nostro salario

Postato il 25 Giugno 2015 | in Lavoro Pubblico, Sindacato | da

salari-OCSEComincia a profilarsi un quadro legislativo preoccupante per i lavoratori degli enti locali alle prese con quote di stipendio “di troppo” risultanti da contratti decentrati passati a raggi x dalla magistratura contabile.

Trattasi di parti della produttività erogate e oggi impugnate

La giurisprudenza oggi spinge gli enti a riprendersi i soldi non spettanti al personale degli enti locali, una sorta di «comportamento doveroso correlato al perseguimento di finalità di pubblico interesse»;

I decentrati di numerosi enti sono stati giudicati non in linea con i dettami Aran, ora stanno arrivando  i calcoli dei soldi da chiedere , al netto delle ritenute fiscali, assistenziali e previdenziali, perché queste somme «non sono mai entrate nella sfera di disponibilità» degli interessati.

Le strade sono due, o il dipendente restituisce i soldi e quindi vengono meno  i presupposti delle trattenute con l’Ente che dovrà comunque regolarizzare con Inps, e non solo, le varie situazioni, oppure si passa alla decurtazione del fondo della produttività per gli anni a venire come accaduto in numerosi enti locali.

 La delibera 125/2015 della Corte dei Conti, in risposta al Comune di Tarquinia, si è espressa  a seguito di una ispezione che ha appurato il cumulo delle indennità di turno e della indennità  festiva per gli agenti di Pm tra il 2004 e il 2008. I vigili che beneficiavano della indennità di turno non dovevano prendere la maggiorazione e il riposo compensativo.

Il caso di Tarquinia non è isolato, numerosi sono gli Enti che hanno cumulato la indennità di disagio e di rischio o che hanno continuato a considerare nel fondo personale nel frattempo transitato altrove.

La Magistratura contabile interviene con l’obbligo del dipendente a restituire le somme “indebitamente” percepite o si rivale direttamente sui fondi penalizzando tutto il personale dell’Ente.

Dopo avere distrutto la contrattazione decentrata a colpi di decreti legislativi, ora si passa all’uso della legge per colpire il salario dei lavoratori e delle lavoratrici con ulteriori decurtazioni salariali che si sommano ai mancati aumenti derivanti dai rinnovi contrattuali

Un uso politico, mascherato da fini erariali, della giustizia finalizzato ad attaccare salari, potere di acquisto e di contrattazione.

La delibera è scaricabile al seguente indirizzo:

http://www.quotidianoentilocali.ilsole24ore.com/pdf2010/PROFESSIONALE/PROFESSIONISTI/QUOTIDIANO_ENTI_LOCALI_PA/Online/_Oggetti_Correlati/Documenti/2015/06/24/Del-n-125-2015-PAR%20Comune%20di%20Tarquinia.pdf

Cobas Pubblico Impiego

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