Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

A un mese dalla strage operaia all’Esselunga a Firenze

Postato il 21 Marzo 2024 | in Sicurezza sul lavoro, Territori | da

Diffuso il 16 Marzo a Firenze al presidio-assemblea di fronte all’Esselunga a un mese dalla strage operaia del 16 febbraio

Siamo qui, oggi, con voi …

Assemblea 29 giugno è mobilitata da quasi 15 anni per la strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009 (32 morti, feriti gravissimi, un territorio distrutto). Siamo al presidio-assemblea per esprimere la solidarietà ai familiari delle Vittime, agli operai feriti nel crollo all’‘Esselunga’ il 16 febbraio scorso, per essere a fianco di chi lotta.

Un mese fa la strage operaia; ogni giorno uno stillicidio di vittime sul lavoro e da lavoro, perché si lavora e si vive in una società dove chi detta i tempi sulle condizioni di lavoro, ha la forza e la spudoratezza di imporre una politica di abbandono su sicurezza e salute, di subordinare diritti essenziali e vitali al mercato, a logiche di competitività e produttività, alla legge del profitto.

Le morti all’‘Esselunga’ non hanno niente a che fare né con il caso, né con la cattiva sorte, e sono distanti anni luce dal cosiddetto ‘errore umano’. Condizioni di lavoro e tempi imposti, materiale utilizzato scadente per risparmiare, turni e ritmi impossibili, viaggi e trasferimenti estenuanti, bassi salari, sono alla base dello sfruttamento e dell’oppressione, sono le vere e uniche cause di simili tragedie.

L’esperienza di Viareggio insegna che ogni organismo che si costituisce (assemblea, coordinamento, comitato) nel condurre la battaglia, deve avere una propria autonomia e indipendenza, deve battersi affinché ogni strage, industriale o ambientale, non sia dimenticata, non resti impunita. Oltre al fatto di lottare permanentemente e sistematicamente per la sicurezza e la salute, forti dei requisiti del movimento operaio e sindacale: la solidarietà, l’unità, la lotta, l’organizzazione, la mobilitazione.

Rivendicare condizioni di lavoro dignitose sotto ogni punto di vista, pretendere che indagati/imputati siano quelli ‘giusti’: i veri responsabili della tragedia; dall’Esselunga alle ditte di appalto e subappalto, da chi doveva controllare e vigilare alle autorità preposte che, anche stavolta, si sono mostrate latitanti e/o compiacenti.

Questi soggetti, padronali, istituzionali e di Stato, non possono e non debbono continuare a farla franca. Siamo a disposizione PER: – trasmettere e socializzare la nostra esperienza; – contribuire all’organizzazione della lotta e della mobilitazione.

L’unità fa la forza, la lotta fa la differenza!

 

Assemblea 29 giugno aderente al ‘Coordinamento 12 ottobre’

[Al Coordinamento, costituito nella giornata del 12 ottobre 2023 a Bologna, partecipano familiari di stragi, associazioni e comitati, realtà e attivisti sindacali]

Tratto dalla Mailing List Sicurezza sul Lavoro

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