Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Link a Newsletters tecniche su salute e sicurezza

Postato il 29 Ottobre 2019 | in Sicurezza sul lavoro | da

LE BUONE PRATICHE PER LA SICUREZZA DEI LAVORATORI PIU’ ANZIANI

Da Punto Sicuro

23/09/19

Un intervento presenta le iniziative europee sul tema dell’invecchiamento della forza lavoro e alcune buone pratiche per le aziende. Le indicazioni e i punti chiave di una buona pratica per la sicurezza dei lavoratori over 50.

In questa fase delicata caratterizzata all’innalzamento dell’età media della forza lavoro è bene ricordare che, se è vero che con il passare degli anni si maturano esperienze lavorative e competenze, è anche chiaro che tendono a diminuire alcune capacità funzionali, ad esempio fisiche e sensoriali, in proporzione molto diversa da persona a persona e in relazione alle mansioni svolte durante la propria carriera. E un’organizzazione aziendale non può non tenerne conto e deve quindi programmare, per tempo, un progressivo bilanciamento fra le attività lavorative e le risorse individuali, promuovendo buone prassi e interventi per garantire la salute dei lavoratori, il miglioramento della loro istruzione e delle loro competenze.

A presentare in questo modo la sfida che le aziende devono affrontare in relazione al tema dell’invecchiamento, è la presentazione del seminario “Invecchiamento e disabilità sul lavoro: quali prospettive?” che si è tenuto. organizzato da varie organizzazioni e realtà locali e associative, a Ferrara il 10 maggio 2019.

Ci soffermiamo oggi su un intervento che ricorda alcune azioni europee in materia di invecchiamento sul lavoro e alcune buone prassi per la sicurezza dei lavoratori anziani.

Leggi tutto all’indirizzo:

https://www.puntosicuro.it/sicurezza-sul-lavoro-C-1/tipologie-di-rischio-C-5/differenze-di-genere-eta-cultura-C-49/le-buone-pratiche-per-la-sicurezza-dei-lavoratori-piu-anziani-AR-19282/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_content=5&utm_campaign=nl20190923%2BPuntoSicuro%3A+sommario+del+23+settembre+2019&iFromNewsletterID=2698

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INFORTUNIO A SCUOLA ALL’ALUNNO: PRESIDE RESPONSABILE

Da Studio Cataldi

22/09/19

Di Lucia Izzo

Per la Cassazione il preside è responsabile in tema di prevenzione infortuni e, pur non avendo poteri di spesa e decisionali, deve allertare gli enti competenti circa le problematiche degli edifici.

Per la Cassazione deve infatti ritenersi responsabile anche il dirigente scolastico per l’infortunio occorso ad uno studente a causa di una struttura pericolosa presente nella scuola e non messa in sicurezza. Il dirigente scolastico, pur essendo un datore di lavoro “peculiare”, in quanto non proprietario degli immobili e privo di poteri di spesa e decisionali per risolvere i problemi, è comunque responsabile in tema di prevenzione infortuni nelle istituzioni scolastiche e destinatario di poteri di gestione in materia.

Non è dunque sufficiente una soluzione artigianale (ad esempio mettere un lucchetto) per mettere in sicurezza una struttura pericolosa (ad esempio un solaio dell’edificio), dovendosi invece allertare gli enti competenti (Comune o Provincia) e segnalare puntualmente le problematiche dell’istituto, chiedendo e sollecitando i necessari interventi strutturali.

Leggi tutto all’indirizzo:

https://www.studiocataldi.it/articoli/35847-infortunio-all-alunno-preside-responsabile.asp

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IMPARARE DAGLI ERRORI: COME AVVENGONO GLI INFORTUNI CON I TRABATTELLI?

Da Punto Sicuro

26/09/19

Di Tiziano Menduto

Esempi di infortuni dei lavoratori in relazione all’utilizzo di trabattelli. Il montaggio di cornici in legno su delle travi a vista e le attività di tinteggiatura e decorazione di una parete. La classificazione e la marcatura dei trabattelli.

Sappiamo che il trabattello, o ponte mobile su ruote, è una attrezzatura di lavoro (molto diffusa nelle attività edili) che viene utilizzata specialmente quando ci si deve spostare rapidamente e i lavori sono a quote non elevate.

Tuttavia, come hanno ricordato anche i tanti documenti pubblicati in questi anni sui rischi in edilizia, sono ancora molti gli incidenti che avvengono nei luoghi di lavoro per la presenza di trabattelli che non sono stati scelti, montati o utilizzati correttamente.

Per questo motivo iniziamo oggi, in “Imparare dagli errori”, la rubrica di PuntoSicuro dedicata al racconto degli infortuni professionali, un viaggio attraverso gli incidenti correlati all’uso dei trabattelli cercando di metterne in risalto le cause e raccogliendo brevi approfondimenti sull’attrezzatura e utili suggerimenti per la prevenzione.

Ricordiamo che i casi di infortunio presentati sono tratti dall’archivio di INFOR.MO., strumento per l’analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.

In questo articolo ci soffermiamo in particolare su:

gli incidenti nell’uso dei trabattelli;

la classificazione e la marcatura dei trabattelli.

Leggi tutto all’indirizzo:

https://www.puntosicuro.it/sicurezza-sul-lavoro-C-1/rubriche-C-98/imparare-dagli-errori-C-99/imparare-dagli-errori-come-avvengono-gli-infortuni-con-i-trabattelli-AR-19402/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_content=5&utm_campaign=nl20190926%2BPuntoSicuro%3A+sommario+del+26+settembre+2019&iFromNewsletterID=2704

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CASSAZIONE: NON SI PUO’ LICENZIARE CHI TORNA DA UNA LUNGA MALATTIA

Da Studio Cataldi

30/09/19

Di Lucia Izzo

Per la Suprema Corte deve considerarsi nullo il licenziamento ritorsivo nei confronti del lavoratore che sia rientrato dopo una lunga malattia.

Legittima la sentenza che, esaminata complessivamente la vicenda ed esclusa la sussistenza in concreto del giustificato motivo oggettivo a fondamento del recesso, abbia verificato, secondo una valutazione del “id quod plerumque accidit”, che l’iniziativa datoriale non trovasse altra plausibile e ragionevole spiegazione del licenziamento se non la rappresaglia per la lunga malattia.

Lo ha chiarito la Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, nella sentenza n. 23583/2019 confermando la legittimità della sentenza che aveva ritenuto nullo il licenziamento intimato al lavoratore per ritorsione.

In questo articolo ci soffermiamo su:

il caso;

licenziamento e intento ritorsivo;

licenziamento nullo se intimato per ritorsione.

Leggi tutto all’indirizzo:

https://www.studiocataldi.it/articoli/35954-cassazione-non-si-puo-licenziare-chi-torna-da-una-lunga-malattia.asp

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COME GESTIRE I RISCHI DERIVANTI DA AGENTI CANCEROGENI SUL LAVORO

Da Punto Sicuro

01/10/19

Una nuova scheda informativa a sostegno della campagna “Salute e sicurezza negli ambienti di lavoro in presenza di sostanze pericolose” fornisce consigli pratici per evitare i rischi derivanti da agenti cancerogeni nell’ambiente di lavoro.

Secondo le stime il cancro costituisce la principale causa di morte associata all’attività lavorativa nell’UE. Gran parte dei cancri è attribuibile all’esposizione ad agenti cancerogeni nell’ambiente di lavoro. In quanto firmataria della tabella di marcia sugli agenti cancerogeni, l’EU-OSHA è impegnata a sensibilizzare a questi rischi.

Una nuova scheda informativa a sostegno della campagna “Salute e sicurezza negli ambienti di lavoro in presenza di sostanze pericolose” fornisce consigli pratici per evitare i rischi derivanti da agenti cancerogeni nell’ambiente di lavoro e collegamenti a risorse utili.

Questa scheda informativa, sviluppata congiuntamente da tutti i partner della Roadmap sugli agenti cancerogeni, fornisce una concisa consulenza pratica per evitare i rischi derivanti dagli agenti cancerogeni sul luogo di lavoro. Progettato come documento di riferimento rapido per l’uso quotidiano, inizia definendo agenti cancerogeni professionali e delineando i rischi che rappresentano.

Leggi tutto all’indirizzo:

https://www.puntosicuro.it/sicurezza-sul-lavoro-C-1/tipologie-di-rischio-C-5/rischio-cancerogeno-mutageno-C-51/come-gestire-i-rischi-derivanti-da-agenti-cancerogeni-sul-lavoro-AR-19440/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_content=8&utm_campaign=nl20191001%2BPuntoSicuro%3A+sommario+del+1+ottobre+2019&iFromNewsletterID=2713

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IMPARARE DAGLI ERRORI: COSA SUCCEDE SE IL CARICO E’ IMBRACATO MALE?

Da Punto Sicuro

03/10/19

Di Tiziano Menduto

Esempi di infortuni durante le attività di imbracatura, sollevamento e movimentazione dei carichi. Il sollevamento di un carico di bobine e l’estrazione di un palo di metallo con una gru. Le dinamiche degli infortuni e i suggerimenti per le imbracature.

Abbiamo iniziato, nelle scorse settimane, un breve viaggio con la rubrica “Imparare dagli errori” attraverso i tanti incidenti, gravi o mortali, che ancora avvengono durante la movimentazione dei carichi, con particolare riferimento alle condizioni delle attrezzature e alle carenze di buone prassi nell’imbracatura del carico.

Perché (come indicato nel documento “Audio-visivi per l’informazione nel cantiere multietnico”, una pubblicazione realizzata dalla Consulenza Tecnica per l’Edilizia dell’INAIL) movimentare i carichi con mezzi meccanici deve essere fatto correttamente: il carico deve essere accatastato in maniera corretta, devono essere controllati gli ancoraggi e le imbracature, durante le operazioni di movimentazione vanno attivati i segnalatori acustici e luminosi che avvertono dello svolgimento della manovra di movimentazione dei carichi.

Concludiamo oggi questo viaggio con una serie di nuovi casi di infortunio tratti, come sempre, dalle schede dell’archivio di INFOR.MO., strumento per l’analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.

Nell’articolo ci soffermiamo su:

gli infortuni nel sollevamento e imbracatura dei carichi;

come eseguire le imbracature dei carichi.

Leggi tutto all’indirizzo:

https://www.puntosicuro.it/sicurezza-sul-lavoro-C-1/rubriche-C-98/imparare-dagli-errori-C-99/imparare-dagli-errori-cosa-succede-se-il-carico-imbracato-male-AR-19409/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_content=5&utm_campaign=nl20191003%2BPuntoSicuro%3A+sommario+del+3+ottobre+2019&iFromNewsletterID=2717

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PENSIONI: QUALI SONO I LAVORI USURANTI

Da Studio Cataldi

03/10/19

Di Marco Sicolo

I lavori usuranti: quali sono e che vantaggi offrono per la pensione anticipata, di vecchiaia e per le altre opzioni, i limiti di età e contributivi.

I lavori usuranti sono quelli che richiedono un impegno psicofisico molto intenso in modo continuato; in particolare rientrano in tale definizione tutte quelle mansioni che, per loro natura, possono incidere in maniera significativa su vari aspetti, quali l’esposizione al rischio professionale o l’aspettativa di vita del lavoratore.

Allo svolgimento di tali mansioni sono ricollegati particolari benefici a livello pensionistico, che permettono a queste categorie di lavoratori di maturare in anticipo i requisiti per andare in pensione.

Vediamo, quindi, quali sono i lavori usuranti in base alla normativa vigente:

le varie tipologie di lavori usuranti;

i lavori notturni;

i lavori usuranti e pensione anticipata: i requisiti;

la pensione di vecchiaia;

altre opzioni per chi ha svolto lavori usuranti.

Leggi tutto all’indirizzo:

https://www.studiocataldi.it/articoli/35958-quali-sono-i-lavori-usuranti.asp

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COME PREVENIRE GLI INFORTUNI CHE AVVENGONO NEGLI SPAZI CONFINATI?

Da Punto Sicuro

04/10/19

Di Tiziano Menduto

Una scheda di INFOR.MO. si sofferma sugli infortuni gravi e mortali che avvengono negli spazi confinati. L’analisi degli infortuni, i comparti e i luoghi confinati più colpiti, le misure di prevenzione e i rischi per la salute e la sicurezza.

Come sottolineato in numerosi articoli e anche in varie puntate della rubrica “ambienti confinati”, dedicata al racconto degli infortuni professionali, gli ambienti confinati o sospetti di inquinamento sono tra gli ambienti lavorativi a maggior rischio per i lavoratori. Ambienti lavorativi che benché caratterizzati dalla presenza di una normativa specifica (il D.P.R. 177/11) sulla qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in questi ambienti, sono ancora mancanti di una definizione univoca che ne renda semplice l’identificazione.

In questa situazione confusa, e di fronte ai tanti incidenti mortali che ancora avvengono in questi ambienti, è importante presentare tutte le riflessioni e le analisi in grado di comprendere le eventuali criticità e i principali fattori di rischio da presidiare.

Ed è per questo motivo che presentiamo oggi una scheda informativa, pubblicata dal sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e graviINFOR.MO., che analizzando le modalità di accadimento degli infortuni riporta alcune possibili misure preventive per ridurre il rischio di infortunio.

Gli argomenti trattati nell’articolo:

i dati relativi agli infortuni;

i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori;

le misure di prevenzione per gli spazi confinati.

Leggi tutto all’indirizzo:

https://www.puntosicuro.it/sicurezza-sul-lavoro-C-1/tipologie-di-rischio-C-5/spazi-confinati-C-46/come-prevenire-gli-infortuni-che-avvengono-negli-spazi-confinati-AR-19337/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_content=7&utm_campaign=nl20191004%2BPuntoSicuro%3A+sommario+del+4+ottobre+2019&iFromNewsletterID=2718

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