December 2, 2024
In concomitanza con la rivolta scoppiata in Siria nel 2011 e la conseguente guerra introdotta in più circuiti da varie forze, sul confine siriano, nel territorio densamente popolato dai curdi, ovvero il Kurdistan Occidentale (Rojava), si è delineata una nuova realtà politica. Nel contesto di sviluppo della guerra, i curdi hanno iniziato ad associarsi nel modo più rapido possibile, allo scopo di difendersi e di prevenire, o per lo meno ridurre al minimo, gli effetti negativi della guerra su loro stessi. La forza politica più rilevante dei curdi, il PYD (“Demokratik Birlik Partisi”, Partito di Unione Democratica) non si è organizzata nella maniera classica e non ha lavorato tanto per diffondere i vari settori del partito tra la popolazione. Piuttosto, con una concezione di più ampio respiro e in coalizione con altri poteri, ha iniziato a costituire assemblee popolari nei villaggi e nelle città principali della Siria e del Rojava, abitato dai curdi. A partire da quel momento si parla della democrazia del popolo che si sta delineando in Rojava, delle assemblee formate dal popolo a livello locale (strade, quartieri, città, regioni) e dell’autogoverno del popolo, indipendente dal governo centrale. Al fine di comprendere in prima persona in che condizioni agiscono le spesso menzionate assemblee popolari, la democrazia del popolo fondata su di esse e le modalità con cui si è sviluppato l’associazionismo all’interno della comunità del Rojava, nel mese di maggio del 2014 è stata inviata una delegazione nell’area di Cizire in Rojava.
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http://www.uikionlus.com/rojava-ecco-la-vera-democrazia-del-popolo
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