Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Osservatorio Repressione Newsletter n. 34/2014

Postato il 24 Settembre 2014 | in Italia, Scenari Politico-Sociali | da

News dal 15 al settembre 2014

La sorveglianza totale e i minimizzatori di professione: il caso Snowden-Greenwald
una variante dell’antica tesi secondo la quale chi non fa nulla di male non ha nulla da temere dai sistemi di sorveglianza governativa.

Pubblica sicurezza, troppe morti accidentali. Servono spiegazioni vere
L’episodio di Davide Bifolco, il diciassettenne ucciso a Napoli da un carabiniere – “per errore” secondo la ricostruzione della autorità – dopo un inseguimento, fa venire in mente numerosi altri episodi di cittadini morti durante operazioni di pubblica sicurezza.

La morte di Davide Bifolco e il vittimismo del potere
Il testo più utile e chiaro sull’uccisione di Davide Bifolco da parte di un uomo armato in divisa l’ho letto – e invito a leggerlo – sul sito dello Zero81 Occupato di Napoli. Si intitola Non è un paese per poveri: Davide Bifolco e il razzismo di classe in Italia.

NoTav: Iniziativa di protesta al cantiere, aggredita Nicoletta Dosio
un’iniziativa del tutto simbolica si sia trasformata nell’occasione per alcuni di esercitare violenza nei confronti di Nicoletta, ancora in ospedale per medicare le lesioni riportate.

Roma, cariche e lacrimogeni per eseguire uno sfratto.
Farook, migrante di origine bengalese, che dopo aver perso il lavoro non è più riuscito a pagare l’affitto dell’appartamento in cui vive con la moglie e i due figli, ricevendo così l’ingiunzione di sfratto assieme a minacce di vario tipo, tra cui quella di vedersi revocato il permesso di soggiorno. Il dispiegamento di polizia è avvenuto dalle prime ore del mattino e si è servito di gas lacrimogeni e manganellate per rimuovere, poco dopo le 6, il picchetto di solidarietà attiva in via degli Ontani 66

Sostegno al Pkk, indagati 40 compagni
Nonostante l’indignazione e il gran parlare in questi giorni sugli attentati degli integralisti islamici dell’Isis, il PKK che si sta battendo contro gli integralisti islamici viene considerato dalla “comunità internazionale” organizzazione terroristica e qualunque movimento, associazione o singoli che esprimono solidarietà ai guerriglieri curdi possono essere accusati di terrorismo. In Italia sono indagati 40 compagni

Napoli: la Digos si occupa di analisi economica
Agenti della DIGOS, hanno invitato  gli organizzatori della conferenza internazionale di economisti, che ogni anno convoca centinaia di studiosi da tutto il mondo per discutere di problemi sociali e gli avevano detto che si sarebbe presentato al convegno “il collettivo Clash City Workers, quelli che fanno sempre casino…senza sapere (o far finat di sapere) che i compagni del collettivo erano tra i relatori ufficiali

Terni: Antifascisti a processo
Il 17 settembre alle 11 riprende il processo che ha visto indagati 36 antifascisti, di cui 4 denunciati per i fatti all’aviosuperficie del 28 febbraio 2010. In questi quattro anni 11 degli indagati si sono visti ristrette le proprie libertà personali attraverso la pratica dell’avviso orale, una misura preventiva (cioè in assenza di reato specifico) che, nei fatti delega alla Questura la definizione di pericolosità sociale, spesso coincidente con le lotte sociali e politiche.

Firenze: Per non finire dentro un Cie, scappa e muore a diciotto anni
Giovane nigeriano precipita da una grondaia al quarto piano cercando di evitare un controllo di polizia durante una festa. Riportiamo l’articolo pubblicato su “il manifesto”, anche se  all’associazione “Acad” è stata raccontata una versione diversa da quella uscita sui giornali,  pare che il ragazzo fosse regolare in italia, ma senza documenti con se al momento. La dinamica non è chiara: lui è salito sulle scale SEGUITO da uno poliziotto, ma nessuno , a parte il poliziotto, pare fosse con lui al momento in cui è caduto.

Omicidio Magherini, “l’asfissia come concausa del decesso”
La perizia dei medici legali della Procura. Tra le altre cause anche lo stress e la cocaina assunta. A sei mesi di distanza dai fatti si cominciano a scrivere le prime parole definitive sulle cause che portarono alla morte di Riccardo Magherini, l’ex calciatore della Fiorentina deceduto la notte del 2 marzo scorso dopo essere stata fermato a Firenze dai carabinieri.

In carcere vince la legge delle botte
A Parma un detenuto ha registrato di nascosto le guardie che parlano di pestaggi in cella: «Ne picchiamo tanti, qui comandiamo noi». Con minacce e intimidazioni, come si evince dalle registrazioni ottenute dall’Espresso

Carceri: la denuncia di Giuseppe “picchiato dagli agenti… così ho combattuto per vivere”
I fatti risalgono al 12 gennaio del 2011, nel carcere di Lucera. Dopo un alterco con un agente, fu pestato senza pietà. Delle foto testimoniano i colpi subiti.

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