October 8, 2024
Considerato che la cronica mancanza di personale medico, infermieristico e socio sanitario negli ospedali toscani, da sempre denunciata dalle organizzazioni sindacali, è divenuta, dopo tre anni di pandemia, sempre più più evidente, con effetti catastrofici sulle condizioni di lavoro e di conseguenza anche sulla qualità dell’assistenza dei pazienti
Considerato che secondo quanto riportato dalla stampa, è stata stimata una mancanza di 5000 unità tra infermieri/e e OSS
Considerato l’enorme carico di lavoro che gli operatori sanitari qualificati sono costretti a sobbarcarsi dovendo sopperire alla carenza di infermieri ed operatori socio sanitari facendo osservare un incremento drammatico della diffusione di Sindrome da burnout, ovvero una condizione di stress cronico e persistente, associato al contesto lavorativo, che determina una sensazione di logoramento e prostrazione del personale in cui si verifica.
Dato che nel periodo estivo l’Azienda Ospedaliera Pisana ha assunto personale interinale, che non vedrà rinnovato il proprio contratto di lavoro, ma che comunque ha avuto un importante impatto sulla spesa sanitaria, come si è visto nel 2020 quando sono stati assunti, per alcuni mesi, a somministrazione 118 lavoratori tra infermieri , OSS, e tecnici di laboratorio, per un costo di € 3.171.487,33.
Ribadita l’evidente carenza di personale sanitario sia ospedaliero sia territoriale e l’altrettanta evidente necessità di dotarsi di un piano per l’assunzione di personale medico, infermieristico, OSS, tecnico, amministrativo, a tempo indeterminato cessando il ricorso a contratti precari, quali il lavoro a tempo determinato e a somministrazione.
Considerato che il tetto di spesa per la sanità istituito dal governo Berlusconi prima, dal governo Monti , e dal Governo Draghi poi, oltre a limitare le assunzioni di personale sanitario, ha causato anche una migrazione dei lavoratori pubblico-ospedalieri verso strutture sanitarie private ( negli ultimi anni circa 4200 infermieri hanno abbandonato il servizio pubblico per il privato) , sia per i minori carichi di lavoro sia per le più alte retribuzioni, motivi questi che sono alla base anche di una diminuzione progressiva del numero di iscritti alle scuole di formazione infermieristica (la riduzione media è del -10,5% rispetto allo scorso anno accademico – con il rapporto minimo domande/posti che il Paese abbia mai registrato:-12,6% Nord, – 15% al Centro e -5,7% al Sud)
Considerato che le autorità regionali in materia sanitaria, denunciano la situazione allarmante in cui versa la sanità Toscana, senza che però sia assunta nessuna presa di posizione chiara, e senza, soprattutto, che si elaborino adeguate strategie risolutive
Considerato che l’articolo 32 della Costituzione Italiana cita “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite a tutti i cittadini”
Ritenuto che la sanità pubblica è un bene prezioso per tutta la società e che fino a quando sia da parte del Governo sia della Regione Toscana non verranno intraprese azioni risolutive sulle gravi problematiche della sanità la situazione non cambierà andando sempre più a peggiorare.
Viste le carenze di personale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana presso il Pronto Soccorso, le Medicine Interne, le cliniche di Reumatologia ( a cui arrivano gli ingressi dal Pronto Soccorso, e che subisce incrementi di posti letto, lasciando invariata la dotazione di personale) e di Psichiatria, ma anche del Centro Ustioni, di Chirurgia e Neurochirurgia, con personale sostituito con attività aggiuntiva, dove il numero dei posti-letto è stato diminuito proprio per mancanza di personale infermieristico
Data la denuncia dei sindacati che mostra come nell’area nord ovest rispetto ad altre aree Toscane manchi il 60% del personale
Visto che nonostante la situazione drammatica la Regione impone il piano triennale delle assunzioni confermando gli stessi numeri del 2019 garantendo solo il turnover e escludendo quindi nuove assunzioni per la sanità toscana. A peggiorare la situazione si aggiunge la necessità di limitare ulteriormente gli organici dovendo rispettare le norme nazionali sul tetto di spesa del personale ( Legge 296/2006 comma 557e 562 art. 1).
Considerato che un altro fattore critico è la carenza di medici specialisti, in quanto il numero dei posti nelle scuole di specializzazione è nettamente inferiore ai neo laureati ed è vitale intervenire con riforme che allineino i numeri delle scuole di specializzazione in modo da dare possibilità ai nuovi medici di formarsi e permettere un adeguato ricambio generazionale. Così come è necessario l’eliminazione del numero chiuso per l’accesso al corso di laurea in Medicina e Chirurgia.
Ribadita, altresì, la necessità di operare un forte rafforzamento del nostro servizio sanitario nazionale per quanto concerne il proprio personale, in modo da poter dare una risposta pronta ed efficace anche in previsione di future emergenze sanitarie, con un piano di stabilizzazione e di assunzioni a tempo indeterminato.
Il Consiglio comunale impegna il Sindaco e la Giunta ad intervenire urgentemente presso la Regione Toscana e presso ANCI affinché, all’interno delle trattative portate avanti con il governo nazionale, siano previste le risorse necessarie per un grande piano di stabilizzazione e assunzione a tempo indeterminato del personale sanitario del servizio pubblico e affinché siano attuate riforme sul numero chiuso per l’accesso alla facoltà di Medicina e Chirurgia e le scuole di specializzazione in modo da dare possibilità ai nuovi medici e professionisti sanitari di formarsi e permettere un adeguato ricambio generazionale.
Impegna il Presidente del Consiglio comunale a trasmettere il suddetto documento al Presidente della Regione Toscana, agli assessori della giunta regionale, ai gruppi consiliari della Regione Toscana
Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Unione Popolare
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