December 13, 2024
L’Italia è un paese di creduloni economici. In tale materia, infatti, si raggiunge il paradossale. È vero che in questo paese la scienza economica è ancora appannaggio di un élite servizievole e corporativa a dimostrazione, come se ce ne fosse ancora bisogno, che l’economia politica è una vera e propria scienza del potere (quindi un sapere ai più irraggiungibile), tuttavia tale triste situazione non giustifica le falsità che ci vengono quotidianamente raccontate dalla schiera di cortigiani del governo, a partire dallo stesso Renzi.
Ci limitiamo solo a due esempi. A Che Tempo che fa , il capo del governo ha dichiarato: «Cancelliamo il precariato e tutte quelle forme di collaborazione che hanno fatto del precariato la forma prevalente del lavoro». Glissiamo sul fatto che sarebbe stato meglio dire «aboliamo la precarietà» invece che il «precariato» (intendeva fisicamente?). Giusto proposito, ma assolutamente falso. Il nostro si riferisce alle collaborazioni, senza far volutamente cenno al fatto che oggi in Italia quasi il 70% dei contratti precari sono costituiti dal contratto a tempo determinato, proprio quella fattispecie che il Jobs Act atto I ha del tutto liberalizzato, con l’intenzione di fare di questo contratto il rapporto di lavoro prevalente in Italia.
Leggi tutto l’articolo di Andrea Fumagalli al seguente indirizzo:
http://www.controlacrisi.org/notizia/Lavoro/2014/10/3/42557-il-tfr-in-busta-paga-il-danno-oltre-la-beffa/
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