Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Il DECRETO-LEGGE CURA ITALIA per i lavoratori pubblici

Postato il 30 Giugno 2020 | in Lavoro Pubblico, Sanità, Sindacato | da

19 Marzo 2020

Congedo parentale per i figli con età inferiore ai 12 anni e “bonus baby-sitter”

Il decreto riconosce per l’anno 2020 a decorrere dal 5 marzo, a tutti i dipendenti pubblici con figli di età non superiore ai 12 anni e/o con disabilità accertata un periodo di congedo (continuativo o frazionato) pari a 15 giorni. Per questo periodo viene riconosciuta un’indennità pari al 50% della retribuzione. La fruizione del congedo è riconosciuta alternativamente ad entrambi i genitori, ed è subordinata alla condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore che sta usufruendo di ammortizzatori sociali o similari (Cassa integrazione o Naspi o Reddito di cittadinanza). In alternativa al congedo, è possibile scegliere la corresponsione di un bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting fino a un importo massimo di 600 euro, da utilizzare per prestazioni effettuate nel periodo dal 05/03/2020 al 31/12/2020.Per il personale del settore pubblico, privato, appartenenti alle categorie dei medici, infermieri, operatori sanitari e per quelli del comparto sicurezza, difesa e per l’emergenza COVID-19 l’indennità è di 1000 euro. Congedo non retribuitoI genitori lavoratori dipendenti con figli minori, di età compresa tra i 12 e i 16 anni, a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito o che non vi sia genitore non lavoratore, hanno diritto di astenersi dal lavoro per il periodo di sospensione delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, senza corresponsione di indennità, con divieto di licenziamento e diritto alla conservazione del posto di lavoro.

Articolo 24 – Permessi 104Nel Bimestre marzo e aprile 2020, viene incrementato di 12 (dodici) il numero di giorni mensili di permesso retribuito per i lavoratori e le lavoratrici che usufruiscono della L. 104/1992 e che vanno ad aggiungersi ai 3 giorni mensili già previsti.Articolo 39 – Lavoratori disabili (categorie protette)Fino al 30 aprile 2020, i lavoratori dipendenti disabili ai sensi della L. 104/1992 o che abbiano nel proprio nucleo familiare una persona con disabilità, hanno diritto a svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile, salvo ovviamente che questo sia compatibile con le caratteristiche della prestazione lavorativa.

ASSENZE PER PARTICOLARI CASI

Per i lavoratori pubblici e privati, fino al 30 Aprile, il periodo di assenza prescritto dalle competenti autorità sanitarie sarà equiparato al ricovero ospedaliero nei seguenti casi:Riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità (L. 104 c. 3);Certificazione rilasciata dai competenti organi medico legali, attestante una condizione di rischio da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salva-vita, ai sensi dell’ art. 3, c. 1 del D.L. 2 marzo 2020 n. 9.Compete al medico curante redigere il certificato di malattia con gli estremi del provvedimento che ha dato origine al periodo di sorveglianza attiva o permanenza fiduciaria domiciliare.

TUTELA DEL PERIODO DI SORVEGLIANZA ATTIVA DEI LAVORATORI

Cosa accade se un lavoratore è sottoposto a sorveglianza attiva?Il medico curante redige il certificato di malattia con gli estremi del provvedimento che ha dato origine al periodo di sorveglianza attiva o permanenza fiduciaria domiciliare. Sono considerati validi i certificati di malattia trasmessi prima dell’entrata in vigore della presente disposizione.

Articolo 63 – Premio “fedeltà”.È previsto un premio di 100 euro per il mese di marzo 2020 ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, che abbiano continuato a lavorare nella sede di lavoro. Il premio spetta a chi guadagni non più di 40 mila euro l’anno ed è esentasse. Riteniamo che il “premio fedeltà” è indicativo di come oggi vengono considerati i lavoratori. Il governo con la miseria di 100 euro, si lava la coscienza nei confronti di milioni di persone che sono state costrette (oggettivamente o soggettivamente) a recarsi al lavoro.In ogni caso le risorse sono limitate (ogni misura infatti prevede un massimo tetto di spesa) e, di conseguenza, nulla garantisce che tutti/e gli aventi diritto ne potranno usufruire. Siamo in attesa in ogni caso della pubblicazione delle CIRCOLARI INPS per verificare la modalità di fruizione dei provvedimenti emanati dal Governo.

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