October 3, 2024
L’incontro tra sindacati e vertici del Teatro di Cascina si è concluso con un nulla di fatto.
Una trattativa durata mesi ma senza un confronto reale sulle questioni dirimenti, relazioni sindacali che per contratto prevederebbero la trattativa su formazione, professionalità e organizzazione, argomenti invece mai trattati e volutamente lasciati dal fuori dagli incontri con il sindacato.
La volontà politica del cda e del Sindaco è quella di far pagare ai lavoratori il deficit del teatro, nessuna revisione di spesa per consulenze esterne, nessuna ricerca di sinergie con altri teatri o per affittare parte del Politeama o per cercare sponsors.
L’idea di questo cda è di potenziare gli investimenti per la parte artistica a discapito di tecnici ed amministrativi, infatti non si è accontentata di una riduzione stipendiale dell’8% ma voleva anche che due dipendenti amministrativi tramutassero il loro contratto da full time a part time oltre ad altri tagli stipendiali.
Ridicolo è il rifiuto da parte del cda di ricorrere alla cassa integrazione, i cittadini poi dovrebbero riflettere sul fatto che si voglia risparmiare solo sul personale quando, allo stesso tempo, i vertici del teatro non sanno come far recuperare le ore di straordinario richieste per mesi al personale ma soprattutto quando sono stati fatti rientrare nella veste di collaboratori e consulenti (ben pagati) chi negli anni passati ha ricevuto ingenti somme di buona uscita a seguito di contenziosi con la stessa Fondazione
Nei prossimi giorni faremo un ulteriore approfondimento tecnico sulla cassa integrazione ma nell’incontro abbiamo avuto conferma che oltre al licenziamento del direttore tecnico (e a questo punto la vicenda proseguirà in Tribunale dopo l’impugnazione del licenziamento) avremo la esternalizzazione del servizio di pulizie (ma le due lavoratrici svolgevano anche altre mansioni che a questo punto rappresenteranno un ulteriore costo . Il tutto avviene senza che il Presidente Betti abbia mai fornito un dato sui presunti benefici di questa operazione e senza garanzia alcuna sulla salvaguardia dei due posti di lavoro delle addette a questo servizio.
L’Ammninistrazione comunale Cascina ha una grande responsabilità in questa vicenda perchè nonostante mesi di scioperi e di mobilitazione si è letteralmente disinteressata alla vertenza quando avrebbe dovuto e potuto nominare una figura per mediare tra le parti.
Dopo anni di mancato controllo sui conti del teatro ora Antonelli se la cava licenziando i lavoratori per sfuggire alle sue responsabilità politiche ed erariali
Sia certo che sindacati e lavoratori non intendono subire licenziamenti e un clima aziendale fatto di quotidiane prevaricazioni ed intimidazioni verso i dipendenti piu’ riluttanti a subire la politica aziendale del presidente Betti e dei suoi direttori artistico e amministrativo
Il clima estivo, siano certi, sarà ulteriormente surriscaldato
Le organizzazioni sindacali
I lavoratori e le lavoratrici del Teatro di Cascina
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