Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

I Cobas pongono 5 domande all’amministrazione Antonelli

Postato il 25 Ottobre 2014 | in Lavoro Pubblico, Sindacato | da

Il sistema organizzativo di responsabilita del Comune di Cascina ( ovvero nel più ci sta .. il peggio).

I Cobas pongono 5 domande all’amministrazione Antonelli

cangemi_gorelli_antonelli_vecchi_salvadoriAlcuni mesi fa avevamo indicato il Comune di Cascina, o meglio il Sindaco Antonelli, come esempio di amministratore costretto alla “precarietà” per sostituire continuamente i responsabili nominati con continue revisioni della struttura organizzativa.

A prescindere dalle ragioni di chi sceglie di rinunciare o andarsene, una cosa è certa: sono  scelte dettate da condizioni di lavoro e in qualche modo esprimono sfiducia verso un comune surreale nei suoi meccanismi di “disfunzionamento” a partire dagli indirizzi e dagli atti amministrativi di chi governa

Questa situazione di incertezza e improvvisazione si ripercuote anche sull’ intera struttura,  nel tempo per aggirare questa situazione si è allargato il sistema di responsabilità con il risultato che il “rammendo” in termini  organizzativi è peggiore del “buco” (dovuto a scelte sbagliate).

Non è un caso il fatto che nel comune di Cascina i livelli e le figure di responsabilità ( Dirigente, Posizione Organizzativa, Alte Professionalità e particolari responsabilità) siano complessivamente oltre 50, in pratica un dipendente su 4.

A prima vista  questa situazione sembrerebbe frutto di una visione organizzativa orientata ad una  ripartizione orizzontale e non verticistica dei ruoli e delle responsabilità!

In realtà non è così è il contrario! E’ l’ esatta conseguenza delle scelte sbagliate operate ripetutamente nel tempo che hanno portato alla sostituzione dei responsabili, a partire da quelli di vertice, con una duplicazione sistematica dei ruoli sottostanti al fine di ricollocare da qualche parte chi veniva sostituito. Magari poi è stata anche l’ occasione per sistemare qualcuno, del resto si sa come vanno certe cose.

A prima vista potrebbe sembrare un processo comprensibile sotto il profilo pratico, ma in realtà lo è molto meno sotto quello del funzionamento dell’ Ente!

Infatti  è la cattiva politica che “brucia” direttamente e indirettamente le persone che essa stessa aveva nominato nel tempo, complicando e aumentando il sistema/numero di responsabilità, che nella realtà finiscono per esser pagate dai restanti 150, fra lavoratori e lavoratrici del Comune di Cascina, con riduzione cospicue sul loro salario accessorio pari a più degli 80 Euro di renziana memoria.

E’ allora a chi amministra il Comune di Cascina poniamo alcune domande conseguenti:

  1. In questo momento in cui i lavoratori pubblici non vedono, da oltre 5 anni, aumenti salariali per effetto dei mancati rinnovi contrattuali è giusto impegnare oltre 100.000 Euro l’ anno del fondo del salario accessorio di tutto il personale per pagare un sistema di “responsabili gonfiato” voluto dalla politica?
  2. Si è capito che in questo modo ben oltre il 30 % delle risorse economiche effettivamente libere e oggetto di contrattazione decentrata annualmente finiscono per essere sottratte alla maggioranza del personale ( almeno oltre 150 lavoratrici e lavoratori) ?
  3. Ha mai pensato la politica a fare scelte volte a “sopprimere” i posti da dirigente e ad assumersi direttamente con il bilancio i costi delle posizioni organizzative finendo così di “emungere” soldi dal fondo di tutto il personale?
  4. Non sarebbe stata sufficiente una semplice riflessione sul ruolo e utilità dei livelli apicali di vertice ( dirigenti e posizioni organizzative) per far emergere “incongruenze e inutilità” in rapporto alla “frammentazione” della distribuzione delle responsabilità fra oltre 40 altre figure professionali?
  5. Questo assetto organizzativo complesso, numeroso ( oltre 50 unità) perche non è stato in grado di porre rimedio a servizi lasciati al loro destino, all’ impegno e diligenza personale degli addetti sempre più spesso a contatto con il dramma della lunga crisi, di cui condividono gli effetti con i cittadini, a cui spesso non possono dare risposte ai loro bisogni per le cattive scelte fatte ad alti livelli politici e dirigenziali?

Questa situazione è resa possibile dal compiacente e partecipe asservimento della triade del sindacato confederale, che è sempre pronta a fare da pacere, accettando pressoché tutto al fine di evitare conflitti e scontri con la politica e i dirigenti/responsabili.

Ci pare evidente che, secondo la supponenza e il copione renziano, nel comune di Cascina si continuerà in pratica a non rispondere e ad amministrare secondo la logica prepotente “..dopo di me il diluvio..”.

Noi però non rinunciamo..non possiamo aspettare il 2016 perchè il Sindaco Antonelli trovi, politicamente, la sua pace e con lui i sindacati che lo hanno assecondato sempre e comnunque anche quando operava scelte che danneggiavano il personale comunale!

Cobas Pubblico Impiego Pisa

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