December 2, 2024
La manifestazione di domani, 15 Novembre, degli studenti medi ed universitari tra le sue rivendicazioni ha la richiesta di investimenti per la istruzione.
Un recente studio della Commissione europea dimostra che tra i 27 l’Italia è il Paese che ha ridotto di più i bilanci del settore istruzione: -10,4% tra il 2010 e il 2012. I fondi destinati alla istruzione nel 2013 subiranno ulteriori tagli ai quali aggiungere le conseguenze negative in materia di edilizia scolastica derivanti dallo smantellamento delle Province che per anni si sono occupati della manutenzione degli edifici.
A giugno è stato sottoscritto un accordo dall’Upi, l’Unione delle Province d’Italia, e dall’Anp, l’Associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola con il risultato che la manutenzione di circa 5.500 edifici scolastici delle scuole medie superiori sarà scaricata, come le stesse utenze sui bilanci sulle scuole.
A pagare saranno le famiglie degli studenti\sse alle quali vengono richiesti sempre più spesso contributi “volontari” per ricevere servizi che dovrebbero essere gratuiti. Le scuole, a loro volta, alle prese con un risicato budget non sono nelle condizioni di assicurare la manutenzione e la messa a norma degli edifici per lo più non a norma con le norme antisismiche. Scuole fatiscenti, laboratori inesistenti sono alla base di una offerta formativa sempre più carente che è alla base del crescente abbandono scolastico.
Dal 2008 al 2012 le Province hanno destinato alle funzioni per le scuole più di 10,4 miliardi di eurodi cui oltre 8 miliardi per il funzionamento delle scuole e 2,4 miliardi per investimenti in nuovi edifici, messa in sicurezza, interventi strutturali. Nello stesso periodo i fondi messi a disposizione dai Governi sono pari a zero euro chi smantella le province colpisce anche l’istruzione
Cobas Pubblico Impiego
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