October 7, 2024
Dal Cobas di Bologna
Comunicato in solidarietà a 179 lavoratrici e lavoratori della logistica che hanno ricevuto denunce a loro carico
I Cobas di Bologna esprimono solidarietà alle lotte di facchine e facchini della Granarolo di Bologna dove sono ripresi i blocchi e gli scioperi contro un padronato che non rispetta gli accordi presi nel mese di luglio davanti al Prefetto di Bologna per la ricollocazione dei lavoratori ingiustamente licenziati nel mese di aprile u.s..
E’ da sottolineare e denunciare la disonestà da parte del padronato Granarolo e Legacoop per il mancato rispetto degli impegni sottoscritti davanti al Prefetto di Bologna, infatti ad oggi avrebbero già dovuto attuare un piano di assunzioni programmate per 23 operai, nonché definire con puntualità i tempi di rientro al lavoro degli altri 28 facchini ancora in cassa integrazione straordinaria.
Mentre la Prefettura si defila, la questura di Bologna intimidisce e annuncia in una conferenza stampa la notifica di 179 denunce per gli scioperi della primavera scorsa avvertendo altresì i facchini coinvolti che queste potrebbero pregiudicare il rinnovo dei propri permessi di soggiorno.
Tutto questo in disprezzo del fatto che il padronato in questione, e parliamo di grandi aziende come la Granarolo e della Legacoop, si permette di non rispettare i fondamentali diritti contrattuali e normativi, il salario, gli scioperi e le lotte sacrosante di questi lavoratori che essendo immigrate/i, vengono così anche ricattati dalla legge Bossi Fini per il rilascio del permesso di soggiorno.
La nostra solidarietà si esprime partecipando ai presidi e alle lotte che si intendono organizzare, contro la repressione messa in atto a Bologna e su tutto il territorio nazionale da parte del governo che invece di salvaguardare il lavoro e chi lavora, immigrata/o o no, offre al padronato appoggio e possibilità di tenere comportamenti illegali e contro l’interesse comune.
COBAS BOLOGNA
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