Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Depistaggi e verità incofessabili

Postato il 25 Febbraio 2015 | in Mondo, Scenari Politico-Sociali | da

Alpi_IlariaIl duplice omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin non ha più nemmeno uno straccio di colpevole. E nemmeno un brandello di movente, l’ombra di un mandante. Niente.  In carcere c’è un innocente. Un capro espiatorio.

E c’è voluto “Chi l’ha visto” per far confessare un falso testimone (Ahmed Ali Rage detto “Gelle”) che nessuno ha mai trovato nonostante il fatto che le autorità italiane sapessero il suo indirizzo di Birmingham. Un fatto di gravità inaudita. Depistaggi e omissioni.

Già, perché questo è il vero significato dello scoop realizzato da “Chi l’ha Visto” (Rai 3). L’inviata della trasmissione ha convinto il testimone-chiave, che ha fatto condannare a 26 anni carcere di Hashi Omar Hassan detto Faudo, a confessare di aver mentito, accusando un innocente in cambio di denaro e di poter lasciare (lui e la famiglia) la Somalia in guerra civile. Perché? Lo dice lo stesso testimone, Gelle: per accontentare misteriose autorità italiane desiderose di avere un capro espiatorio con cui chiudere il caso.

Le rivelazioni del somalo vanno ben al di là della tragedia di un giovane ventenne che da 18 anni sta in carcere senza colpa. E non solo perché riferito al duplice omicidio di Mogadiscio.

Leggi tutto l’articolo di Luigi Grimaldi al seguente indirizzo:

http://www.iskrae.eu/?p=29346

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