October 8, 2024
Basta morire di lavoro: l’insicurezza è la forma dell’occupazione che non può essere più tollerata
La morte di Alberto a Santa Croce ci trova ancora una volta a denunciare la mancanza di tutele anche di
sicurezza sui luoghi di lavoro.
In ogni comparto i dispositivi di sicurezza generale e individuale sono spesso carenti, la manutenzione viene
svolta in maniera approssimativa quando non è del tutto assente, l’assillo dei ritmi imposto dalle aziende
porta molti lavoratori e lavoratrici ad abbandonare i dispositivi di protezione, spesso l’inesperienza o la
stanchezza per turni senza fine sono fatali per lavoratori e lavoratrici precar*, ma non solo, come dimostra
la tragica morte di Alberto.
Possiamo continuare a piangere i morti del lavoro? Possono lavoratori e lavoratrici continuare a subire
questa aggressione quotidiana, con la consolazione che almeno un lavoro ce l’hanno?
Non è arrivato il momento di dire basta a questo stillicidio, a questa violenza che sistematicamente e in
maniera ricattatoria lavoratori e lavoratrici subiscono sia nella forma fisica che in quella economica e
contrattuale?
La solidarietà che esprimiamo dovrà trovare una forma di unità e di ribellione conflittuale: la passività non è
più possibile.
Come Cobas promuoviamo per domani 11 agosto alle ore 11 l’interruzione del lavoro di un quarto d’ora nei
luoghi di lavoro non vincolati dalla Legge 146, e un minuto di silenzio in ogni comparto per ricordare Alberto
e tutte le vittime di questa strage senza colpevoli.
Confederazione Cobas Pisa
Il comunicato in formato pdf:
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