Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Tanto cara mi fu la pensione

Postato il 27 Marzo 2015 | in Italia, Scenari Politico-Sociali | da

e-pensioniMarco ha 55 anni e quasi 30 di contributi, andrà in pensione non prima di 10 anni. Alla mia età mio padre, operaio tessile, stava contando i mesi che lo separavano dalla pensione. Oggi a 80 anni è ancora di aiuto alla famiglia, un sostegno reale visto che il welfare è ormai inadeguato soprattutto se hai un anziano da accudire, un figlio piccolo, un disabile nel nucleo familiare

Ormai per molti lavoratori arrivare alla  pensione è diventato un miraggio, dal prossimo anno saranno quattro  i mesi in più richiesti per il  trattamento previdenziale come si evince dalla circolare dell’Inps n. 63 pubblicata ieri

I risultati delle  controriforme previdenziali si subiscono oggi, l’innalzamento della speranza di vita ha avuto ripercussioni negative e l’età lavorativa ha subito un allungamento mentre molti lavori oggettivamente usuranti continuano  a non essere considerati tali.

Antonia a 63 anni lavora nelle pulizie e prima della pensione passeranno altri due anni e mezzo per un assegno che arriverà alla fatidica soglia dei 1000 euro mensili. “una pensione da fame dopo tanti anni di lavoro, con l’artrosi, le lombosciatalgie e una innumerevole serie di acciacchi che con l’aumento dei ritmi e dei carichi di lavoro diventano sempre piu’ onerosi

L’aumento dell’età pensionabile rappresenta un problema di non poco conto, la Riforma Fornero e le leggi che l’hanno precedute hanno accresciuto di oltre 5\6 anni l’età lavorativa media con un assegno previdenziale sempre piu’ risicato in virtu’ del sistema contributivo (tra pochi anni l’intera pensione sarà calcolata con il contributivo diminuendo ulteriormente l’assegno previdenziale)

la pensione di vecchiaia ? Agli uomini  serviranno 66 anni e 7 mesi (oggi  66 anni e 3 mesi), per le dipendenti del privato la soglia richiesta sarà di 65 anni e 7 mesi (ora  63 anni e 9 mesi validi fino alla fine del 2015), per le lavoratrici autonome 66 anni e 1 mese (oggi 64 anni e 9 mesi di oggi). Per tutti saranno necessari i  20 anni di contributi e attenzione  dal 2016 potranno restare in servizio fino 70 anni e sette mesi.

Vi immaginate un operaio a 70 anni di età ancora al lavoro?

I 4 mesi in piu’ varranno anche per  la pensione anticipata, agli uomini serviranno  42 anni e 10 mesi mentre le donne a 41 anni e 10 mesi.

Ma chi potrà mai andare nei prossimi anni in pensione anticipata? L’accesso al lavoro statisticamente si è avvicinato ai 30 anni, fatti due conti si andrà in pensione quasi a 70 anni senza neppure raggiungere il massimo dei contributi. Una presa di giro la sospensione , con la legge di stabilità 2015 della penalizzazione prevista dalla Fornero per la pensione anticipata. soprattutto se guardiamo alle proiezioni della Ragioneria generale dello Stato per la quale nell’arco di un trentennio la pensione di vecchiaia sa

La conseguenza di questo sistema che sposta la data della pensione man mano che si allunga la durata della vita e che, nella ratio della legge dovrebbe garantire la sostenibilità finanziaria del sistema previdenziale, sarebbe, secondo le proiezioni della Ragioneria Generale dello Stato, un aumento progressivo dei requisiti richiesti per lasciare il lavoro, fino ad arrivare nel 2050 a 70 anni di età per la pensione di vecchiaia e a 46 anni e 3 mesi di contributi per quella anticipata.

Da qui a 30 anni il diritto alla pensione non esisterà piu’, l’obiettivo ormai è quello di farci lavorare fino a 70 anni e a quel punto la qualità della vita sarà compromessa e le aspettative di vita torneranno a diminuire perché è accertato che i carichi di lavoro, lo stress, il lavoro  peggioreranno la qualità delle nostre esistenze

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