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Sulla Biblioteca Comunale di Pisa: tra mobilità e gestione del personale

Postato il 21 Febbraio 2013 | in Lavoro Pubblico, Sindacato | da

A distanza di mesi dal piano annuale di fabbisogno, l’Amministrazione Comunale ha presentato una formale richiesta di personale per la nuova Biblioteca Comunale di San Michele degli Scalzi, estendendola a tutti i settori dell’Ente.

Precisiamo che la Biblioteca Civica, se pur defilata rispetto al centro, dovrebbe essere e divenire un Centro educativo / culturale / ludico / formativo ed Informativo, sociale per tutti i cittadini in un momento di crisi e di tagli in ogni campo.

Pensiamo giusto, a scanso di equivoci e di inutili fraintendimenti, l’investimento di risorse umane nelle Biblioteche, prendendo personale motivato che ne facesse esplicita richiesta, selezionato all’interno degli organici comunali o tramite trasparenti processi di mobilità.

Auspichiamo, infatti, che l’esternalizzazione di parte del servizio non rientri in alcun modo, magari con modalità discutibili e clientelari, negli obiettivi futuri dell’Amministrazione Comunale.

Da anni abbiamo contestato la latitanza dell’Amministrazione a favorire e finanziare un percorso di rilancio e di riqualificazione della Biblioteca e del personale che vi lavora con entusiasmo e competenza.

La struttura di San Michele è un primo importante risultato, anche se vi sono mancanze che poi esplicitamente renderemo pubbliche al fine di risolverle con un ampio processo partecipativo.

Non possiamo però non criticare aspramente quanto accaduto nell’assegnazione di personale.

La delibera di Giunta 168\2012 prevedeva infatti il trasferimento di persone… ma tenuto conto della “specifica” situazione dei vari settori dell’ente, con riferimento alla necessità di sostituzione del personale eventualmente trasferito.

Questo ha giustificato l’esclusione immotivata di alcuni lavoratori di vari livelli che hanno fatto richiesta di essere inseriti nella nuova struttura e hanno sostenuto colloqui con chi di dovere.

Il principio secondo cui prima si fa un bando e poi di decide di precludere il trasferimento ai vincitori della selezione, perchè provenienti da settori come la polizia Municipale o l’Asilo Nido, è un atto arbitrario che lede il diritto del personale di potere accedere ai bandi di mobilità interni.

Se l’Amministrazione Comunale aveva bisogno di personale per la Biblioteca, non doveva ridursi a fine anno, ma predisporre atti con mesi di anticipo per potere effettuare nuove assunzioni ove necessario in sostituzione del personale vincitore del bando di mobilità verso questa struttura.

A tutto ciò poi bisogna aggiungere che il personale assegnato, ad oggi, alla biblioteca, è appena sufficiente a garantire la normale apertura e necessita di percorsi e attività di formazione da calendarizzare per i prossimi mesi… oltre a dover essere opportunamente tutelato per il compito che svolge e le turnazioni a cui è sottoposto.

Sosteniamo che la Biblioteca è un servizio sociale/culturale importante e significativo per la città di Pisa.

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