Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Resoconto dell’incontro del 7 Novembre a Firenze (in presenza e on line)

Postato il 20 Novembre 2023 | in Sicurezza sul lavoro | da

Si è tenuta la riunione su “sicurezza, salute, repressione” nei posti di lavoro e nel territorio, con la partecipazione di rappresentanti del CMC (Coordinamento Macchinisti Cargo), del Sgb, della Cub-Trasporti, del CLA (Coordinamento Lavoratori/trici Autoconvocati), di Assemblea 29 giugno e dell’Associazione dei familiari di Viareggio “Il Mondo che vorrei”.

Dodici i presenti. Altri tre si sono collegati on line: due rappresentanti del Sol-Cobas di Milano e la vice-presidente di Medicina democratica (MD).

I rappresentanti di queste realtà sono intervenuti 1/2 volte nel corso del dibattito di oltre 2 ore e mezza. Riunione, che riteniamo utile e proficua, anche se siamo consapevoli che si tratti di un lavoro e un impegno per niente semplice, per vari motivi. All’Odg: il bilancio della giornata del 12 ottobre a Bologna, la costituzione del Coordinamento sui temi della sicurezza, della salute e della repressione, con idee e proposte per le attività e le iniziative.

La presenza all’incontro è stata, sicuramente, penalizzata dal giorno lavorativo, dalla pesante situazione per l’alluvione, dal ristretto preavviso.

 

Sul 12 ottobre. E’ stata una giornata importante e il giudizio è positivo: impegnativa nella costruzione e nella realizzazione, con il presidio davanti al Tribunale di Bologna e la visita al Museo della Memoria di Ustica. Al Tribunale di Bologna, avendo accolto la proposta del CMC: per le numerose sentenze che lasciano impuniti i responsabili, come per Rigopiano, L’Aquila, la Torre piloti di Genova, Andria e Corato, fino ai vertici delle ferrovie per la strage di Viareggio con il ricorso in Cassazione-bis contro le pur lievi condanne a loro comminate fino al 4° grado. Bologna, perché teatro di stragi impunite come per la scuola di Casalecchio di Reno e il disastro ferroviario di Crevalcore o per la strage del 2 agosto alla stazione.

 

Sulla costituzione del Coordinamento. Vi è stato il confronto per un Coordinamento unitario e paritario, in cui ogni realtà partecipi con la propria autonomia, contribuendo a una esperienza collettiva e organizzata, a rafforzare l’unità, condizione per sviluppare una maggiore forza, forza che può fare la differenza.

Estremamente importante la base su cui può nascere il Coordinamento: l’unità di familiari, realtà sindacali, associazioni e Medicina Democratica. Il CLA e il CMC hanno ovviamente sottolineato la necessità di dar vita al Coordinamento e di promuovere alcune iniziative. Gli intervenuti hanno dichiarato di essere favorevoli alla nascita del Coordinamento o, comunque, la disponibilità a contribuire alle iniziative e alla sua estensione.

L’intervento dei familiari ha evidenziato come il loro percorso processuale, non ancora concluso, ha consentito loro di assumere la consapevolezza della centralità della battaglia per la sicurezza che sta principalmente nelle mani dei lavoratori: “facendo parte di questo ambito mi sento di esortare tutti a unirsi sulla sicurezza, sulle stragi, sui morti per e da lavoro … per me il coordinamento deve essere più ampio possibile, più forte possibile”.

M.D. si è dichiarata favorevole al percorso, augurando altri momenti di confronto diretto e in presenza per poter scambiare le reciproche esperienze. MD può contribuire con le conoscenze, le competenze e la professionalità conquistata su questi temi, anche per le numerose esperienze processuali.

Il Sol-Cobas ha dichiarato la propria adesione al Coordinamento, di voler partecipare nelle prossime occasioni in presenza; sindacato di base impegnato nell’ambito della logistica, nella lotta contro i ritmi insostenibili, contro lo sfruttamento della “produttività” inscindibilmente legato a salute e sicurezza.

Per Sgb occorre probabilmente fare un percorso a tappe, accogliendo le adesioni anche ad iniziative specifiche promosse dal Coordinamento, di realtà sindacali e associazioni; da parte sua si impegna a informare e coinvolgere i lavoratori sui temi della sicurezza.

Si è analizzato e discusso della repressione: – sia nei confronti di attivisti, delegati e Rls, che denunciano e difendono la sicurezza e per questo sono sanzionati e licenziati; recentemente, di fronte alla morte di un operaio, addirittura ritenuti colpevoli al pari del datore di lavoro (un attacco generalizzato al ruolo di Rls); – sia rispetto all’ennesimo attacco all’esercizio del diritto di sciopero; – sia al ruolo della magistratura con sentenze che assolvono i vertici e le aziende, troppo spesso solerti e servizievoli nel condannare gli stessi lavoratori; – sia per l’uso dei codici etici aziendali e di comportamento, sorti e sviluppati con l’obiettivo di indebolire la conflittualità.

Si è condiviso di: – dar vita al ‘Coordinamento 12 ottobre’, che nel percorso potrà decidere di denominarsi in altro modo; un Coordinamento aperto a ogni realtà sindacale e associativa impegnata su questi temi;

– produrre e diffondere un comunicato sul ‘nuovo’ attacco al diritto di sciopero condotto nel Trasporto Pubblico Locale (TPL), ma che potrà riguardare tutti i lavoratori e in solidarietà allo sciopero proclamato nel TPL da buona parte dei sindacati di base il 27 novembre;

– organizzare un presidio/manifestazione a Torino (la città della strage operaia alla ThyssenKrupp, dei 3 lavoratori precipitati dalla gru in via Genova due anni fa, della strage di Brandizzo del 30 ottobre scorso) o a Genova (la città del ponte Morandi e della Torre Piloti al porto);

– a Roma, in occasione di una delle tre date (4 e 18 dicembre, 15 gennaio 2024) della Cassazione-bis per il processo su Viareggio, con un incontro in occasione dell’iter processuale. Il 4 dicembre da Viareggio è stato organizzato un pullman per il presidio di fronte alla Cassazione; si propone di valutare il 15 gennaio come una giornata di mobilitazione di tutto il coordinamento ed eventualmente un ulteriore momento di incontro in presenza a Roma.

– promuovere una campagna di informazione/formazione e opinione sul concetto di “errore umano” negli incidenti, mostrando, meglio e più di quanto fatto finora, come questi siano invece organizzativi, tecnologici e di sistema, legati strettamente alle leggi del profitto, della produttività, del mercato (appalti, subappalti, precarietà, ecc.);

– socializzare e valorizzare le esperienze che ogni realtà ha prodotto, nel tempo, su salute, sicurezza e repressione, per trarne vantaggi e quanto sia utile per l’oggi.

Il reconto in formato pdf

resoconto incontro 7 novembre-Firenze

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