December 13, 2024
Pensioni, l’Istat lancia l’allarme per 540mila over 50 senza contributi
Tratto dal Sole24ore del 17-12-2013
L’Istat lancia l’allarme pensioni: non quelle del (lontano) futuro, su cui non si sbilancia, ma quelle, già in essere, di molti italiani di mezz’età, per i quali la povertà è un rischio concreto. Secondo l’Istituto di Statistica sono oltre mezzo milione, per l’esattezza 541 mila, i cittadini tra i 50 e 69 anni che dichiarano di non aver ancora versato alcun tipo di contributo previdenziale, «con il rischio di non poter provvedere in maniera autonoma al proprio sostentamento in età avanzata». Il dato è contenuto nel report “Conclusione dell’attività lavorativa e transizione verso la pensione”, riferito a dati del 2012. Le incidenze più elevate si registrano per le donne (9,6% rispetto al 6,7% degli uomini) e nelle regioni meridionali: al Nord la quota é del 7,0%, al Centro del 7,3% e al Mezzogiorno del 9,8%, ripartizione in cui l’incidenza per le donne si attesta quasi al 12 per cento.
Ritiro anticipato rispetto alla pensione di vecchiaria per 2,6 mln di italiani
Per l’Istat, circa tre quarti dei ritirati dal lavoro compresi nella fascia d’età 50-69 anni è andato in pensione in maniera anticipata rispetto all’età prevista per la pensione di vecchiaia. In tutto, circa 2 milioni 621mila persone, dove prevale la componente maschile, oltre il 90% (contro il 47% delle donne), residente nell’area settentrionale. Le regioni del Nord Italia sono anche le uniche dove la maggioranza delle donne è andata in pensione in maniera anticipata. Quasi due terzi di chi é andato in pensione anticipatamente possiede al massimo la licenza media e in circa sei casi ogni dieci si é ritirato dal lavoro tra 55 e 59 anni, in particolare le donne. L’età media alla pensione dell’intero aggregato é di 56,8 anni, con valori più alti per gli uomini, nel Mezzogiorno e per chi aveva un lavoro autonomo.
411mila 50-70enni ancora al lavoro per incrementare il reddito
Nella stessa fascia d’età 50-69 anni sono invece 411mila gli occupati che stanno prolungando volontariamente l’attività lavorativa dopo aver ricevuto la pensione da lavoro. Anche qui, la ragione è il timore di vivere in povertà: «In due terzi dei casi gli occupati che percepiscono una pensione da lavoro proseguono l’attività spinti dall’esigenza di aumentare il proprio reddito». In crescita, secondo il Report, ‘età media in cui si accede alla pensione. Nel 2012, questa si assestava a 58 anni (era 57,1 nel 2006). A causa di carriere lavorative meno regolari, le donne confermano la tendenza ad andare in pensione leggermente più tardi rispetto agli uomini. L’età media é più alta nel Mezzogiorno, conseguenza anche del posticipato ingresso nel lavoro rispetto al Nord.
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