Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Lettera aperta della Confederazione Cobas sul Distretto 42

Postato il 17 Febbraio 2014 | in Scenari Politico-Sociali, Territori | da

La Confederazione Cobas di Pisa esprime la massima solidarietà e il pieno appoggio al Municipio dei Beni Comuni che sabato ha liberato dall’incuria e dall’abbandono l’ex caserma del distretto militare di via Giordano Bruno, nel pieno centro di Pisa.

Il nuovo obiettivo, individuato dal Progetto Rebeldìa attraverso la pratica politica dell’occupazione/ripristino di spazi sottratti alla cittadinanza, solleva la denuncia riguardo un altro aspetto della smantellamento del patrimonio pubblico che si aggiunge alla distruzione dei servizi e dello Stato sociale.

Dopo le occupazioni di edifici universitari e comunali, che hanno aperto vertenze con gli enti pubblici per la difesa e il rilancio del patrimonio (beni comuni) a vantaggio della cittadinanza, la “liberazione” dell’ex Colorificio di proprietà della multinazionale ha rappresentato un salto di qualità con la rivendicazione, secondo l’articolo 41 della Costituzione, della destinazione a fini sociali della proprietà privata, così come di quella pubblica: una vertenza che non deve essere abbandonata.

Con la riapertura dell’ex distretto militare, il Municipio dei Beni Comuni apre una nuova vertenza sulla destinazione degli immobili del Demanio, con una rivendicazione finalizzata a impedire dismissione e privatizzazione di dodici mila metri quadri di proprietà pubblica demaniale, di cui otto mila di verde cittadino, con la richiesta di acquisizione della proprietà da parte del Comune di Pisa secondo l’articolo 42 in cui si riconosce la “funzione sociale” “accessibile a tutti” sia della proprietà privata quanto della pubblica.

L’obiettivo è infatti quello di destinare l’immobile e il parco, una volta ottenuta la cessione al Comune, ad attività sociali destinate ai bambini, alle famiglie, agli anziani, ai giovani, restituendo alla cittadinanza un bene pubblico che deve tornare ad essere pienamente fruibile da parte di tutti quanti i cittadini.

Ci auguriamo che il progetto possa andare avanti, non cedendo alle strumentalizzazioni di assessori ed esponenti di forze politiche (del PD, ma soprattutto di SEL, coinvolti nella sorda Giunta del Sindaco Filippeschi) che non hanno mosso un dito nelle vicende dell’ex Colorificio, ma non perdono occasione di fare “passerella” per rifarsi una verginità e accattivarsi le immeritate simpatie di alcuni settori del movimento.

CONFEDERAZIONE COBAS PISA

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