Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Lettera aperta al Direttore e al Presidente della Camera di Commercio

Postato il 8 Marzo 2013 | in Lavoro Pubblico, Sindacato | da

Lettera aperta al Direttore e al Presidente della Camera di Commercio: dopo i fatti di Perugia chi difende le lavoratrici?

Abbiamo letto tutti\e della tragedia consumata a Perugia (uccisione di due impiegate della Regione e il suicidio dell’assassino). Questa strage è figlia della devastante crisi sociale ed economica che investe non solo i lavoratori e pensionati ma le stesse aziende (nostri stackeholder), soprattutto quelle di piccola e media dimensione.

I dati sono allarmanti (rispetto al 2011: -6,2% per la produzione industriale, -4,3% per il fatturato, -9,8% gli ordinativi dell’industria, – 32,7 miliardi di prestiti bancari alle aziende – fonte Cgia).

Con sempre maggiore frequenza, gli imprenditori chiedono prestiti per pagare tasse e contributi, assediati dai debiti e dai crediti verso i committenti che spesso non pagano o lo fanno con ritardi spaventosi. In un tale contesto economico e sociale, dove si fanno sempre più difficili i rapporti quotidiani tra gli enti e i propri utenti, è inconcepibile vedere i\le dipendenti vittime di campagne denigratorie o identificati come bersaglio da colpire, causa stesse delle difficoltà in cui si dibattono le imprese.

La tragedia di Perugia è inaccettabile, dopo i silenzi sindacali che non hanno contrastato adeguatamente la campagna di Brunetta contro i dipendenti fannulloni, è arrivata l’esigenza di contrastare efficacemente il crescente clima di criminalizzazione del lavoro pubblico.

Leggiamo sui quotidiani locali (e sulla civetta) un’articolo riferito all’azione di recupero del diritto annuale 2010 non pagato, effettuata dalla Camera di Commercio di Pisa con l’ausilio di Equitalia. Tale articolo, uscito con tutte le buone intenzioni, per effetto della contemporaneità con i fatti di Perugia, cambia volto e rischia di innescare – in situazioni di estrema disperazione – azioni incontrollabili e pericolose.

Siamo consapevoli che in Italia esistano interi settori che non pagano le tasse e fanno della evasione la loro stessa ragione sociale, ma spesso la macchina del fisco si abbatte su lavoratori, pensionati , piccoli imprenditori chiedendo loro pagamenti onerosi e a a condizioni insostenibili.

Insieme ad un fisco piu’ equo e proporzionale (da rivedere il sistema della tassazione per colpire soprattutto i grandi capitali) , insiieme alla salvaguardia del potere di acquisto dei salari, esigiamo attenzione e tutela dei lavoratori e delle lavoratrici della Camera di Commercio perchè gli episodi come quelli di Perugia non si ripetano piu’.

 Cordiali saluti.

COBAS CAMERA DI COMMERCIO

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