December 5, 2024
La Regione Toscana continua a infierire sulla sanità: dopo il decreto del ministro della salute Balduzzi nel 2012, con cui in Toscana si sono tagliati posti letto a gogò (più di quanti ne raccomandava la legge), ha aperto il 2015 con la legge regionale n. 28 di “riordino” della sanità, finalizzata a portare scompiglio, con la riduzione del personale di migliaia di unità e delle ASL da 12 a 3, tante quante sono le Aree Vaste (1- Firenze, Pistoia e Prato; 2- Siena, Arezzo e Grosseto; 3- Pisa, Livorno, Lucca e Massa).
Così Enrico Rossi, il “governatore”, dopo avere sconvolto la sanità in Toscana quando ne è stato assessore per 10 anni (a proposito: vorrà dire qualcosa che all’epoca la direzione dell’ASL di Massa ha fatto un buco di 400 milioni di euro; e che la consorte di Rossi risulta inquisita per abuso d’ufficio come ex-direttrice dell’ASL di Siena?), ritorna ora all’attacco, con un disegno che di “ordine” ha solo quello del potere di tipo assoluto conferito a un super-management accentratore, sempre più separato dai bisogni dei cittadini, sempre più dominante sui lavoratori del sistema sanitario e su chi deve curarsi.
Leggi tutto il comunicato nel documento in allegato:
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