Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Il sindaco vuole multare le macchine in doppia fila…ma poi si fa pagare dalla collettività le multe per eccesso di velocità

Postato il 2 Aprile 2013 | in Scenari Politico-Sociali, Territori | da

I cittadini avranno visto il Sindaco pubblicizzare il nuovo strumento con cui la Polizia Municipale individuerà e sanzionerà le macchine in doppia fila. Nel frattempo, arrivano nuove sanzioni che il nostro Sindaco si guarda bene dal pagare.
La storia è semplice.
Il sindaco è in provincia di Firenze per un incontro. Deve tornare rapidamente a Pisa e quindi invita l’autista a spingere sull’acceleratore e non è la prima volta che accade.  Ironia della sorte, il Sindaco oggi  fa acquistare un rilevatore dada 37 mila euro per reprimere le violazioni al codice della strada da lui stesso violato.

Sulla FI PI LI gli autovelox sono fissi e da tempo sono noti agli automibilisti, incluso l’autista  a cui il Sindaco ha intimato di procedere ad alta velocità.

Gli uffici del Sindaco dopo la multa ricorrono al Prefetto di Firenze. e non al Giudice di Pace della zona di Lastra a Signa, del resto i ricorsi al prefetto per le violazioni al CDS spesso non vengono nemmeno presi in esame. il ricorso al prefetto non costa nulla, te la cavi con una raccomandata mentre invece il Ricorso al Giudice di Pace costa 33 euro di contributo unificato (tasse, che in genere, a Pisa succede così, il GDP condanna il comune alla restituzione nel caso soccomba al ricorso). Ma che cosa hanno scritto nel ricorso? ” A causa di un impegno urgente di carattere istituzionale ho chiesto all’autista di procedere celermente”.

Si può  invocare una scusa del genere (lo stato di necessità) solo in casi particolari: un ferito a bordo, trasporto di sangue, una partoriente, ma non ci sembra che a bordo della macchina del sindaco ci siano stati casi del genere.

Per coprire la spesa della multa hanno usato un capitolo di bilancio “Spese di funzionamento supporto giunta – Prestazioni di Servizi“.
In genere quando il comune perde un ricorso, finisce fra i debiti fuori bilancio. E’ pur vero che l’articolo 194 del TUEL al comma 1 lettera A parla di “sentenze esecutive”. Ora l’ordinanza ingiunzione è un titolo esecutivo, ma non è una sentenza (non l’adotta un giudice). Adesso è comprensibile il perché non abbiano fatto ricorso al Giudice di Pace del luogo della Commessa Violazione, perché in quel caso la sentenza di condanna sarebbe rientrata nella fattispecie dei debiti fuori bilancio. Debiti che devono essere riconosciuti con un’apposita delibera di consiglio. E forse i questo modo riusciranno ad occultare la ragione di questo debito? Se cosi’ fosse, ci auguriamo di no, i cittadini sarebbero ancora una volta presi in giro.

Ovviamente non pensaimo che l’autista comandato avrebbe dovuto pagarsi la multa ma il Sindaco certo sì un altro capitolo degli abusi di potere e della mancata assunzione di responsabilità, proprio quando ai dipendenti vengono ogni giorno presentate contestazioni e addebiti per piccoli errori con un atteggiamento vessatorio

Cobas Pubblico Impiego

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