Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Il diritto alla città calpestato dal capitalismo affarista all’ombra della torre pendente

Postato il 4 Febbraio 2013 | in Scenari Politico-Sociali, Territori | da

Un sociologo urbano americano (Robert Park) scriveva più di 40 anni fa che l’essere umano nel creare la città ricreava sè stesso, da qui il monito ad azioni consapevoli e razionali atte a non distruggere territorio e ambiente, ad armonizzare il territorio con gli stili di vita.

Park pensava ad una azione collettiva per indirizzare e guidare i processi di industrializzazione e di urbanizzazione. A guardare la città di Pisa possiamo trarre qualche giudizio sulle Amministrazioni che l’hanno governata.

I processi urbani tra people mover e sesta porta fotografano una città dei servizi destinata a intensificare lo svilppo aereo , il sogno di una Pisa crocevia di strade, ferrovie ad alta velocità , reti stradali per favorire l’accesso ad Ikea sullo sfondo di un territorio militarizzato da camp darby e dall’hub militare.

Questa è la città disegnata dai sindaci Fontanelli e Filippeschi con l’avallo di gran parte della opposizione in consiglio comunale che a più livelli abbiamo visto votare a favore di varianti urbanistiche, people mover, ikea , porto..

Non siamo fautori della decrescita e del ritorno alla Pisa ottocentesca, ma un dibattito serio sul futuro della città si è mai tenuto? la risposta è ovviamente negativa.

Le grandi opere e l’urbanizzazione contribuiranno al benessere della città e della sua popolazione, le grandi opere porteranno lavoro e prosperità ?La nostra risposta è negativa. I soggetti che usciranno da questi processi saranno lavoratori precari, le trasformazioni urbane cambieranno il territorio cittadino accrescendo inquinamento e cemento, i finanziamenti europei destinati al people mover avrebbero potuto essere destinati ad altre opere di urbanizzazione e di mobilità.

Rivendichiamo il potere di decidere, da parte della cittadinanza, sui processi di urbanizzazione, sulle scelte di sviluppo del territorio, quelle scelte che invece il Sindaco e l’intreccio di poteri economici, finanziari e politici che lo sostengono hanno imposto a noi tutti\e. Una logica di sovraurbanizzzazione per recuperare profitti speculativa, basterebbe vedere la tragicommedia di Via paradisa in una città con 5000 case sfitte ma centinaia di studenti\sse costretti\e ad abbandondare gli studi per gli affitti e i costi della vita insostenibili, con migliaia di famiglie trasferite in periferia , con un centro storico svuotato di ogni attività artigianale.

Confederazione Cobas Pisa

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