Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Il Cobas Pubblico impiego scrive al personale del Comune di Pisa Comandato alla società della salute

Postato il 13 Novembre 2013 | in Lavoro Pubblico, Sindacato | da

Al dott Cecchi

Al Sindaco Comune di Pisa

Al dirigente personale

Alla rsu e al personale comandato

Sul comando alla società della salute

Il personale comandato alla Società della salute è ancora a tutti gli effetti personale del Comune perchè mantiene il proprio contratto nazionale di lavoro (Ccnl autonomie locali) e la sua stessa performance viene pagata con il fondo della produttività del Comune. Insomma, il direttore della Sds assegna gli obiettivi e valuta il personale che utilizza per i propri obiettivi ma questo personale poi deve essere incentivato con i fondi del Comune.

Il quadro di incertezza sulla gestione del personale comandato, riflette l’analoga incertezza circa le competenze delegate dal Comune alla Sds, ma è venuta l’ora che l’Amministrazione faccia la sua parte per chiarirne i presupposti.

Un comando non può durare in eterno ed è arrivato il tempo che il Comune e la Asl decidano cosa fare del personale comandato, a nostro avviso la situazione di incertezza (quale performance applicare? Quella del Comune o della Asl? per le pause pranzo del personale valgono le regole dei comunali o della asl? Le Posizioni Organizzative lì assegnate gravano sul fondo del salario accessorio del Comune?) si è protratta da troppo tempo e sostenerla ulteriormente sarebbe ingiusto soprattutto per le lavoratrici.

Nel frattempo registriamo che l’accordo sul comando siglato nell’anno 2006 prevede all’articolo 7 il rispetto di un elementare diritto sindacale, secondo il quale ogni volta che si devono trattare le problematiche del personale comandato è obbligo che sia presente anche la Rsu. Sembra tuttavia che alcune organizzazioni sindacali provinciali della Pubblica amministrazione, la Sds e il Comune di Pisa abbiano già redatto la bozza di un nuovo accordo, di cui la Rsu, in tutte le sue componenti, è totalmente all’oscuro. Lo stesso personale comandato (o parte di esso), per il quale i Cobas hanno sempre chiesto il diritto di voto e di rappresentanza in Rsu, era almeno in parte a conoscenza di queste trattative ma si è ben guardato dall’informare la Rsu.

Per quale ragione? Quale norma giustifica trattative separate per questi lavoratori che la RSU dovrà limitarsi a ratificare e quali vantaggi dovrebbe apportare, e a chi?

Noi pensiamo sia giunta l’ora di porre fine a questa confusione costruita ad arte per tenere in piedi il comando e un sistema di potere che non vogliamo avallare perchè ha sancito il progressivo disimpegno dei Comuni dal sociale, a favore di forme di gestione più o meno privatistiche, che certo non brillano per trasparenza e rispetto per i lavoratori.

COBAS PUBBLICO IMPIEGO PISA

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