December 13, 2024
Nella Giunta Comunale di Pisa stanno discutendo di incarichi dirigenziali e dei nuovi assetti organizzativi comunali, argomenti sui quali il Sindacato e i\le dipendenti avrebbero molte cose da dire\proporre anche se, come sempre accade, saranno informati solo a decisioni assunte.
All’interno della discussione in atto ritroviamo i futuri assetti dei supporti logistici e dello sport a partire dalla loro gestione.
In merito alla gestione degli impianti sportivi non possiamo che ricordare all’AC che non tutti gli impianti possono fruttare un utile per le casse comunali e questo va ribadito con forza se non si vuole snaturare il motivo stesso della loro esistenza. Sport, salute e benessere sono strettamente connessi e l’interazione tra Comune e società sportive deve essere perseguita per consentire a tutti\e di praticare attività sportive nelle strutture attrezzate, siano esse pubbliche o private: il costo a carico della comunità può tradursi in risparmio se pensiamo che praticare sport vuol dire anche prevenire malattie (e costi sanitari) e disagi sociali. A mo’ di esempio vorremmo sottolineare la necessità che all’interno delle convenzioni (da monitorare e controllare) possano essere inserite alcune condizioni per favorire le attività sportive di bambini\e, ragazzi\e, cittadini in condizioni di disagio o residenti in alcune zone nel nostro Comune che non possono permettersi la iscrizione a società sportive.
In questa ottica il personale dello sport andrebbe riformato e riqualificato, non abbandonato al proprio destino in strutture sempre più fatiscenti ed in assenza di linee guida se non quelle legate alla gestione delle singole emergenze. Quali sono allora le intenzioni dell’AC?
Secondo capitolo è quello dei supporti logistici. Le attività dei supporti potrebbero servire a risparmiare sui costi del global service (si segnala l’opportunità di una analisi delle spese straordinarie extra capitolato) visto che alcuni lavori di piccolo intervento negli edifici comunali potrebbero essere svolti da squadre di operai da riqualificare e motivare.
La squadra dei supporti a mo’di esempio è impegnata in Settembre anche nella rimozione degli ingombranti e nei traslochi delle scuole pisane, un servizio che ha un costo (discarica di Gello, benzina, costo del personale in orario ordinario) ma una indubbia utilità sociale perché affidare questo servizio a ditta esterna sarebbe assai più oneroso
Analogo discorso vale per il montaggio di palchi, pedane. Qui il discorso si fa più complesso perché compito del Comune dovrebbe essere quello di verificare la idoneità del materiale in uso e in caso contrario quantificare i costi necessari per acquisire la certificazione necessaria. Solo in questo caso, valutati i costi per la regolarizzazione degli impianti e acquisto di nuovi materiali, potremmo verificare costi e benefici della gestione diretta e\o esternalizzata. E’ del resto innegabile che l’Ac debba operare una scelta di fondo per quanto riguarda i ruoli e le figure esecutive all’interno dell’Ente, se gestire direttamente questi servizi, come da noi richiesto in nome del principio della minore spesa, o cederli all’esterno. Da sempre crediamo che la gestione diretta risulti conveniente se pensiamo a una molteplicità di ruoli e di funzioni che non siano solo quelle tradizionali, per questo individuare nuovo personale e riqualificare quello in servizio alle nuove esigenze sono elementi imprescindibili per operare scelte consapevoli nell’interesse pubblico
Da anni il Comune ha cessato investimenti reali nell’ammodernamento\acquisto di materiali in uso e assente è la stessa verifica periodica dei materiali prevista dal dlgs81\2008
In occasione della festa della Protezione civile abbiamo appurato che il noleggio di un palco di piccole dimensioni sarebbe costato circa 700 euro quando lo stesso se di proprietà comunale viene montato\smontato con personale alle dipendenze dell’Ente, i costi sono inferiori del 50% comprenso non solo il costo del gasolio e del personale ma prevedendo anche l’accantonamento di una piccola cifra per la manutenzione spicciola, un accantanamento che se fosse stato effettuato in questi anni si sarebbe tradotto in migliaia di euro da reinvestire nell’acquisto di materiali
Anche in questo caso, come nello sport, quello che manca è la programmazione e la chiarezza da parte dell’Ac e la necessità di predisporre un progetto che accanto alla gestione diretta del servizio preveda un continuo monitoraggio dello stesso anche a partire da investimenti nel settore riqualificando il personale.
La nostra richiesta all’Ac è quella di fare delle scelte ascoltando i lavoratori
COBAS PUBBLICO IMPIEGO PISA
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