Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

I Cobas scrivono al Sindaco sui precari

Postato il 20 Maggio 2013 | in Lavoro Pubblico, Sindacato | da

Spett.le SINDACO, ASSESSORE AL PERSONALE, DIRETTORE GENERALE E DIRIGENTE AL PERSONALE

In merito agli articoli usciti nella giornata di sabato sulla proroga dei contratti a tempo determinato nella Pubblica amministrazione, si chiede di conoscere i numeri relativi ai contratti a tempo nel Comune di Pisa e quanti lavoratori e lavoratrici riguarderà questa proroga.

Sul decreto legge approvato il nostro giudizio resta comunque critico perchè dalla proroga sono esclusi gran parte dei precari (200 mila nelle scuole, quasi altrettanti tra collaborazioni e altre tipologie contrattuali precarie) e perchè non viene rimesso in discussione l’impianto complessivo della Legge biagi e della legge fornero.Ci chiediamo se non sia il caso di costruire anche nel nostro Ente una anagrafe dei contratti precari e di costruire, qualora le leggi nazionali lo permetteranno, percorsi di stabilizzazione che negli anni scorsi sono stati incompleti e insufficienti.

Restiamo in attesa di una vostra risposta, ricordandovi che la scrivente organizzazione sindacale sullo stesso argomento ha già inviato note

 Cobas pubblico impiego

La ferita del precariato non si tampona

In fretta e furia hanno approvato il decreto legge che proroga al 31 dicembre 2013 i contratti a tempo determinato dei circa 90 mila precari presenti nella Pubblica amministrazione, un provvedimento che riguarda solo una minima parte del precariato che si presenta sotto le molteplici forme contrattuali previsti dalla Legge Biagi. Restano quindi fuori la stragrande maggioranza dei precari(per esempio i 200 mila della scuola, gli oltre 100 mila collaborazioni) da questo decretino che prorga i contratti a tempo determinato (la prima proroga con la legge di stabilità fino al Luglio 2013, oggi il termine viene spostato al 31 dicembre 2013)

La proroga è funzionale ad un accordo sindacale ancora da costruire, un accordo i cui contenuti all’orizzonte si annunciano negativi sia per il personale di ruolo che per quello precario. Intenzione del Governo Letta è rinviare ancora il rinnovo dei contratti nella Pubblica amministrazione , contratti ormai fermi da 5 anni, rendere ancora più rigide le norme che disciplinano la contrattazione decentrata (per impedire aumenti salariali di ogni sorta) individuando nelle fusioni tra i piccoli comuni il solo strumento per aggirare i patti di stabilità che stanno portando sempre più enti locali al collasso. Allo stesso tempo, non esiste un censimento che fotografi obiettivamente il precariato nella Pubblica amministrazione e l’ipotesi di una stabilizzazione dei precari deve riguardare non solo i contratti a tempo determinato. La domanda da porsi è tuttavia un’altra:il governo invertirà la politica dei tagli e dei contenimenti di spesa con un investimento nella Pubblic aamministrazione pe stabilizzare i precari? Oppure poche stabilizzazioni saranno barattate con la proroga del blocco dei contratti facendo pagare a chi ha già da 5 anni i salari fermi i costi di qualche stabilizzazione? E la legge Fornero, sia quella in materia di pensioni che di lavori, non sta già dimostrando la sua inadeguatezza e alla luce di queste prororghe perchè non abrogarla?

Precari\e, lavoratori\trici della Pubblica amministrazione faranno bene a tenere gli occhi aperti perchè all’orizzonte Governo, Anci e Cgil cisl Uil stanno preparando qualche altro accordo al ribasso

Cobas pubblico impiego

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