December 12, 2024
E’ in corso il dibattito parlamentare sulla Legge di stabilità. Questa legge finanziaria dovrà anche decidere in merito alla proroga di alcuni contratti di lavoro a tempo determinato nella Pubblica Amministrazione.
E’ stato presentato da alcuni parlamentari un emendamento che, se approvato, consentirebbe alle Amministrazioni pubbliche di prorogare i contratti di lavoro subordinato a tempo determinato, in essere al 30 novembre 2012, che superano il limite dei trentasei mesi comprensivi di proroghe e rinnovi….fino e non oltre il 31 luglio 2013, previo accordo decentrato con le organizzazioni sindacali.
Non è in discussione, come sarebbe invece necessario, il tetto di spesa per la spesa di personale nella Pubblica amministrazione. Infatti, lungi dal combattere i privilegi, il Governo non taglia gli alti stipendi dirigenziali e le consulenze d’oro, ma ha bloccato i salari e la contrattazione per anni negando la stabilizzazione dei precari.
L’emendamento rispetta il limite imposto alla spesa del personale ma allo stesso tempo si prefigge l’obiettivo di riservare per le nuove assunzioni un 40% dei posti al personale precario da almeno 3 anni sia alle dipendenze della Pubblica amministrazione valorizzando con un punteggio l’esperienza maturata negli anni di servizio.
L’apertura di procedure concorsuali con una quota dei posti destinata ai precari sarebbe un atto di giustizia ma anche una necessità per il servizio pubblico, basti pensare che in meno di 10 anni il numero di dipendenti ogni 100 abitanti è passato da 6,4 a 5,8, al contrario di tutti gli altri paesi europei.
Quanto poi al potere di acquisto dei salari pubblici siamo a livelli sempre più bassi: soppressa la scala mobile abbiamo perso salario ad ogni rinnovo contrattuale e perfino gli arretrati al posto dei quali è arrivata prima la indennità di vacanza contrattuale pari a una decina di euro al mese che oggi viene addirittura sospesa. Ma la situazione non è per tutti uguale, infatti mentre si lesinano risorse per aumenti salariali dignitosi e per le assunzioni dei precari, c’è chi decide per legge gli aumenti stipendiali: è il caso di magistrati, prefetti e diplomatici che in dieci anni hanno aumentato di oltre il 30% i loro salari.
Cobas pubblico impiego Pisa
Lascia un commento