December 2, 2024
CGIL CISL UIL ? RUOTA DI SCORTA DI ARAN, ANCI E GOVERNO! SE NON CI CREDETE LEGGETE L’INTESA IN TOSCANA SU UNIONE E FUSIONE DEI COMUNI
Che Cgil , Cisl e Uil fossero d’accordo sullo smantellamento dei comuni e sui loro accorpamenti in linea alle politiche della Troika (tagli e risparmi sulla pelle di lavoratori pubblici e cittadini) era cosa risaputa, tutti i giorni ne abbiamo un’ ulteriore prova.
Del resto il colpevole silenzio con cui la triplice ha accompagnato i processi di fusione e di privatizzazione, palesa la complicità del sindacato con i processi che stanno tagliando i salari e il potere di contrattazione, processi che portano alle privatizzazioni dei servizi e alla svendita di diritti.
Non si riesce mai a comprendere se questi siano atteggiamenti conseguenti ad una sudditanza di CGIL CISL UIL alla politica che governa in cambio di risorse su caaf, patronati, enti bilaterali. Oppure se è perchè il sindacato confederale non riesce più a comprendere e quindi a sostenere alcun tipo di conflitto sociale, sia esso rivolto alla conquista di diritti e tutele che all’ èquità sociale e salariale, in quanto è chiuso nella torre d’avorio delle sue ritualità formali e delle rendite di posizione privo come è oramai di ogni forma di democrazia interna di cui le intese sulle rappresentanze sottoscritte con la parte padronale non sono che l’ ultimo (tragico) esempio.
Ad accorgersene delle conseguenze purtroppo non sono ancora la stragrande maggioranza dei lavoratori e delle lavoratrici che insistono nel dare una delega in bianco a chi poi li svende regolarmente.
L’ultimo protocollo di intesa sulle unioni di comuni e gestione delle funzioni associate tra Cgil Cisl Uil e Anci Toscana è la dimostrazione di quanto abbiamo detto e scritto da mesi, ossia:
Tutto questo dimostra che quella strategia “austerità” partita da lontano al grido “lo chiede l’ Europa” per impaurire, intimidire, far vivere nelle incertezze e nel senso di colpevolezza tante persone ( lavoratori e pensionati), abbia trovato spazi per evidenti responsabilità dei confederali, e di cui le disastrose riforme dell’ ordinamento degli enti pubblici, la soppressione delle province, il taglio degli organici e gli esuberi dei dipendenti pubblici non sono che l’ ultimo drammatico esempio.
Se a questo si associa l’ uso che è stato fatto dello strumento del patto di stabilità, viene raggiunto il reale obiettivo, ossia soffocare ogni forma di autonomia finanziaria dei singoli comuni per costringerli ad accettare gli effetti del fiscal compact e del pareggio di Bilancio in Costituzione. Non è casuale invece che Unioni e Fusioni dei Comuni siano state esonerate strumentalmente dal rispetto del patto e dei relativi vincoli di bilancio, per sostenerle e promuoverle al solo fine di concentrare nuovamente i poteri nello stato centrale o meglio negli Esecutivi di Governo.
La riduzione delle tutele salariali e normative dei pubblici dipendenti poi hanno rappresentato negli ultimi decenni l’ obiettivo preciso di una politica centrale e locale che soggiace ai grandi interessi dell’ Europa e della finanza.
Cosa vogliono fare allora Anci e Governo?Allontanare cittadine e cittadini dai luoghi ove si assumono decisioni, farli sentire sudditi e non titolari di diritti per cui contrarre gli spazi di democrazia reale e partecipata, ma anche non rinnovare i CCNL nella P.A., non attivare forme di ridistribuzione contraendo la forbice salariale dilatata verso l’ alto a favore della dirigenza
Diventa cosi’ indispensabile aprire su questi temi vasti conflitti sociali come presupposto di una comune azione politica e sindacale su cui far convergere tutte le soggettività collettive da tempo impegnate nei territori.
Ma non basta costruire i conflitti per attivarli sui luoghi di lavoro, sono ormai maturi i tempi per esportarli a livello territoriale, nazionale, ed anche in Europa.
COBAS PUBBLICO IMPIEGO
In allegato il protocollo d’intesa
http://www.cobasconfederazionepisa.it/wp-content/uploads/2014/04/anci-triade-accordi-su-uc.pdf
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