Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Bolivia: il controllo delle aziende da parte degli operai diventa realtà

Postato il 4 Novembre 2013 | in Mondo, Scenari Politico-Sociali | da

Riceviamo e pubblichiamo

Evo Morales, presidente della Bolivia, ha emesso da qualche giorno un decreto secondo cui i lavoratori potranno costituire imprese sociali in aziende in bancarotta.

Alfredo Rada e Richard Fidler hanno pubblicato un interessante articolo su znetitaly.altervista.org nel quale hanno analizzato il decreto governativo emesso dal presidente della Bolivia Evo Morales che permette ai lavoratori di costituire vere e proprie imprese sociali in aziende che sono in bancarotta o sono state chiuse o abbandonate senza alcuna giustificazione. Nonostante siano private insomma, tali aziende potranno venire gestite direttamente dai lavoratori, che potranno così ottenere l’abilitazione per ricevere assistenza governativa. La decisione di Morales è stata presa in occasione del 62° anniversario della Confederazione Generale dei Lavoratori dell’Industria della Bolivia, e il decreto è stato emesso in perfetta consonanza con l’art.54 della nuova Costituzione della Bolivia che recita che i lavoratori: “in difesa dei loro posti di lavoro e a protezione dell’interesse sociale, possono, in conformità con la legge, riattivare e riorganizzare aziende che sono in bancarotta, che stanno subendo azioni giudiziarie da parte dei creditori o la liquidazione, o che sono chiuse o abbandonate senza giustificazione, e che possono costituire imprese comunitarie o sociali. Lo stato contribuirà all’azione dei lavoratori“.

Anche in Bolivia infatti si è posta con forza negli ultimi tempi la questione di cosa fare nelle aziende dove i datori di lavoro cercano di ricattare i lavoratori con minacce di chiusura dell’attività ogni qual volta ricevono richieste di aumento del salario. Da qui la “rivoluzione” del decreto poichè d’ora in poi se i datori di lavoro minacceranno i lavoratori, questi potranno divenirne i proprietari legalmente mediante la creazione di nuove imprese sociali. Il ministro del lavoro Santalla, ha poi osservato che l’articolo costituzionale in questione era stato già usato per alcune aziende come la Enatex, la Instrabol e la Trabotex. Chiaramente i portavoce delle aziende si sono subito lamentati, avvertendo che questo nuovo decreto metterebbe a rischio nuovi investimenti privati, rappresentato un rischio per la sopravvivenza stessa delle aziende. Ma non è finita qui; sempre Santalla ha riferito che le aziende che non si atterranno agli obblighi presi nei confronti dei dipendenti, perderanno come conseguenza le corsie preferenziali per l’esportazione all’estero dei loro prodotti e l’ingresso nei mercati gestiti dallo Stato. Già in passato il governo boliviano era intervenuto per difendere i diritti dei lavoratori, su tutti svetta il caso del Burger King, con il colosso americano multato di 4300 dollari e costretto a riassumere i lavoratori licenziati e a riconoscere i sindacati.

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