December 5, 2024
Che il comune di Cascina sia molto parco nel fornire notizie sul suo operato è cosa risaputa. Anche in tema di trasparenza sono tante le lacune e pochissima la documentazione resa pubblica, nelle commissioni consiliari (tenutesi dopo sei mesi di costanti richieste) abbiamo appurato che il Consiglio Comunale sa poco o nulla delle partecipate sui siti delle quali il cittadino trova ben pochi materiali, per non parlare poi dei bilanci non aggiornati o criptici.
In questi anni anche il sindacato interno al Comune ha rinunciato a svolgere un ruolo di opposizione a processi organizzativi e decisionali che hanno solo ripercussioni negative sul personale e sui servizi. Dal sindacato non sono mai arrivate prese di posizioni chiare e quelle che abbiamo lette sono tardive e poco incisive, fin troppo rispettose di non urtare la suscettibilità del Sindaco e degli amministratori.
Cresce cosi’ il malessere tra il personale e si perde la fiducia nell’operato dell’Amministrazione e dei suo dirigenti, al resto pensa il sistematico ricorso alle pressioni di ogni tipo per impaurire i lavoratori o comunque per tenerli zitti.
Nel frattempo l’Amministrazione comunale non prende decisioni sulle partecipate . In questi anni l’amministratore delegato delle farmacie era lo stesso di amico bus, ora si è deciso di fare ricorso a un consulente esterno (a quali costi???) perchè gli utili sarebbero inferiori alle attese. Ma a pensar male qualche volta ci si indovina, basti pensare che tutte le farmacie comunali ormai hanno un margine risicato di utile per ricetta e cercano margini di profitti nei prodotti della parafarmacie o costituendo centri medici che operano al posto dei servizi pubblici. Qual’è la idea di rilancio dell’Amministrazione e perchè si spendono soldi per un manager?
E perchè si sta pensando anche ad un consulente esterno per la performance?
Non bastano gli 80 mila euro per il capogabinetto, della alta professionalità erogata all’Ufficio legale quando poi ci si rivolge ad avvocati esterni?
Alla luce di queste considerazioni, è evidente la ragione della scarsa fiducia del personale comunale che si sente svalorizzato, mal utilizzato e preso in giro.
E ovviamente i soldi per le consulenze gravano sulla voce spesa di personale… al danno per le casse comunali segue la beffa per i lavoratori comunali
Cobas Pubblico Impiego
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