Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Sul coordinamento regionale sanità: la posizione dei Cobas pisani

Postato il 23 Novembre 2013 | in Sanità, Sindacato | da

In merito alla nascita del Coordinamento regionale sanità sono necessarie alcune nostre precisazioni che scaturiscono dal confronto interno ai Cobas pisani che ha coinvolto lavoratrici dell’ospedale, delle ditte appaltatrici e del terzo settore che opera in ambito socio sanitario.

I Cobas pisani

  1. Pensano che un coordinamento in difesa della sanità debba partire dalle lotte reali nei posti di lavoro che per noi restano iniziative sindacali e sociali. Non si deve commettere il vecchio errore di costruire coordinamenti politici che poi demandano l’iniziativa sindacale ai soggetti esistenti senza cercare una interlocuzione reale con queste realtà.
  2. La riorganizzazione della sanità toscana segue alcune linee guida ma presenta caratteristiche specifiche per ogni città, capire le differenze è utile e non una perdita di tempo per individuare le problematiche sulle quali lavorare nello specifico di ogni situazione.
  3. Sta prevalendo la concezione del coordinamento come sommatoria di gruppi politici con adesioni a livello cittadino. Per noi un coordinamento sulla sanità dovrebbe coordinare esperienze sui territori e non porsi come sintesi politica e organizzativa senza prima definire iniziative comuni con chi sta nei luoghi di lavoro e nelle realtà locali (per esempio i comitati che si oppongono alla chiusura dei piccoli ospedali).
  4. Abbiamo partecipato in modo defilato alla realizzazione del documento finale del Coordinamento che sottoposto all’attenzione dei lavoratori aderenti e simpatizzanti dei Cobas pisani si è dimostrato una sintesi tanto verbosa quanto inutile ai fini di costruire mobilitazioni sui territori, una sorta di compromesso tra teorie e pratiche spesso discordanti. Un documento da programma politico non serve a costruire mobilitazioni sui territori e soprattutto non aiuta a costruire iniziative per la salute e la sanità.

Detto ciò, siamo certi che si possa costruire iniziative comuni ma fin da ora, se prevarranno logiche da intergruppo, noi saremo fuori dal coordinamento con l’impegno di costruire con lo stesso, e non solo , mobilitazioni finalizzate a dare risposte reali ai lavoratori e alla cittadinanza colpita dai tagli, dall’aumento delle tariffe da una organizzazione del lavoro sempre più disumana con turni massacranti, riduzione degli appalti in essere e condizioni retributive inadeguate.

Confederazione Cobas Pisa

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