Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Sui cancelli e le zone rosse…

Postato il 6 Maggio 2014 | in Scenari Politico-Sociali, Territori | da

Riceviamo e pubblichiamo

INTERVENTO
ALTRI CANCELLI: LA ZONA ROSSA CONTRO LE IDEE…

Insistono e persistono i teorici delle città “cancellate”: a Pisa basta qualche po’ di uova e vernici, che colpiscono alcuni punti del centro storico toccati dal corteo contro lo sversamento ai Navicelli delle acque radioattive dell’ex-Cisam, e subito partono i teorici dell’”ordine”, del “non ne possiamo più”, del “fermiamo l’anarchia”…

E in tanto unanime clamore scandalistico spariscono le MOTIVAZIONI di quel che è successo: qualcuno parla forse di cosa sia questa faccenda, di cosa finirà nei Navicelli, e poi nel mare, e poi nel fiume, di chi siano i “garanti” di questa nuova operazione destinata a rinnovare le “magnifiche sorti e progressive”?; NO, nessuno ne parla, mentre tutti si sbracciano a denunciare i “danni” alle attività commerciali, alle banche, alle sedi dei giornali, come se fossimo in un’isola felice, in un bel paradiso in cui queste cose non dovrebbero succedere, in cui tutto si può risolvere con qualche salamelecco istituzionale…

E tuttavia queste cose ormai accadono ovunque ci siano persone stanche di perdere diritti e futuro, stanche di sentirsi ripetere dagli organi di “informazione” le solite solfe che vengono dal Palazzo, stanche di sentirsi dire che bisogna salvare le banche, notoriamente affaccendate a salvarsi da sé in “guerre” di acquisizioni, smembramenti, licenziamenti per chi ci lavora (non certo per chi le dirige…), stanche di vetrine spesso offensive per le tasche vuote, per i lavori perduti o mai dati…

E infatti succede OVUNQUE, perché a Pisa no? perché alla rabbia delle persone colpite nel loro diritto alla vita si crede di ”rispondere” con altre reti, altri cancelli, altri manganelli?…

Le “zone rosse”, ormai lo si dovrebbe aver capito, attirano altre violenze, altri scontri, altre demenze, perché non risolvono di un’unghia i problemi ma li esasperano ancora (e non bastano certo i silenzi paurosi di chi condanna “le violenze”, per cambiare la realtà di una “violenza” che è nelle cose)…

Forse è meglio provare a INFORMARE E DISCUTERE, senza i soliti “esperti” interessati alle loro carriere accademiche, politiche, economiche, ma con la voce e l’esperienza delle persone…

E forse è meglio non sversare acqua radioattiva nei BENI COMUNI…

O NO???

Paolo Arduini
Cell 3290232942

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