Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Perché diciamo no alle aperture commerciali nei festivi e di domenica?

Postato il 26 Aprile 2014 | in Lavoro Privato, Sindacato | da

Agli occhi della cittadinanza, apertura dei negozi e dei centri commerciali nei giorni festivi sembra ormai una comodità irrinunciabile, come se non bastasse, a turnazione e non su base volontaria

Cosa si cela in realtà dietro alle aperture nelle domeniche e nei festivi dei Centri Commerciali? I nostri contratti (CCNL) non prevedevano di lavorare le domeniche ed festivi, nessuno ce lo ha chiesto, ci è stato imposto e quello che doveva essere su base volontaria presto si è trasformato in una imposizione.

Nei piccoli negozi poi il lavoro domenicale diventa una sorta di dovere, non esiste contrattazione sindacale alcuna e l’apertura viene giustificata dalla crisi

Il decreto salva-Italia di Monti…Inizialmente si è prospettato un “periodo di prova”, in cui testare se queste aperture straordinarie servissero davvero a risollevare l’economia, a procurare nuove assunzioni…Ci è stato detto che se così non fosse stato saremmo tornati alle nostre consuete aperture settimanali. Niente di questo è avvenuto. Vedete i Centri Commerciali affollati di domenica? Il centro Commerciale è ormai diventato una “piazza” in cui intrattenersi…un luogo di aggregazione! Le vendite sono crollate e si sono diluite nei 7 giorni; le domeniche non hanno portato incrementi di incassi. Il personale è stato ridotto ed è costretto a turni che non rispettano i diritti del lavoratore. E se la grande distribuzione riesce a coprire tutti i turni, compresi i festivi, è perché gestisce un diverso numero di personale su più punti di vendita: le piccole attività commerciali si sono trovate ad affrontare ritmi insostenibili. Se un negozio è all’interno di un centro comm. deve sottostare alle aperture decise dalla grande distribuzione, pena il pagamento di multe. Non si tratta di “liberalizzare”, ma di imporre delle aperture anche quando un’attività commerciale non riesce a sostenerle e in casi estremi è costretta a chiudere.

Per queste ragioni i Cobas hanno indetto lo sciopero nei giorni del 25 aprile e del 1 maggio perchè la dignità dei lavoratori e delle lavoratrici non sia calpestata esigendo da loro ogni tipo di prestazione , uno sciopero difficile come dimostrano le continue pressioni esercitate sulla forza lavoro perchè si renda disponibile ogni giorno dell’anno, a qualunque condizione pena la minaccia di licenziamento

Cobas Lavoro Privato Pisa

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