December 2, 2024
Riceviamo e pubbichiamo
Il 15 maggio 2014 ricorre il 66° anniversario della Nakbah, la Catastrofe del popolo palestinese, quando il nascente Stato di Israele si impose con la forza occupando, devastando e distruggendo più di 500 villaggi, costringendo alla fuga oltre 700.000 arabi palestinesi.
Il giorno dopo la Palestina è scomparsa dalle carte geografiche e un popolo che aveva mantenuto la sua identità per secoli, è diventato un popolo profugo non solo nei paesi vicini ma anche nella sua terra. In questi 66 anni i sionisti hanno esteso la loro colonizzazione oltre i confini arbitrariamente conquistati nel ’48, rivendicando esplicitamente un territorio che va dal Nilo all’Eufrate
In questi 66 anni i sionisti hanno tentato di eliminare in tutti i modi la memoria storica e culturale di un popolo; di eliminare militarmente la gloriosa Resistenza del popolo palestinese, bombardando e uccidendo migliaia e migliaia tra resistenti, donne, vecchi e bambini.
A distanza di 66 anni il fallimento sionista è più che eloquente: i palestinesi ovunque si trovino, hanno mantenuto e rafforzato la loro memoria storica, hanno consolidato l’appartenenza alle loro radici ed hanno alimentato continuamente il focolaio della resistenza. Ciò, malgrado le brucianti sconfitte e gli efferati massacri subiti.
Leggi tutto il comunicato nel documento in allegato
http://www.cobasconfederazionepisa.it/wp-content/uploads/2014/05/La-Nakba-15-maggio-1948-.pdf
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