Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Licenziamenti: aumentato, dal 1° gennaio 2014, il contributo Inps (c.d. Ticket Licenziamento)

Postato il 15 Gennaio 2014 | in Italia, Scenari Politico-Sociali | da

Secondo quanto riferito dal quotidiano ItaliaOggi, è stato aumentato, dal 1° gennaio 2014, il contributo Inps (c.d. Ticket Licenziamento) in caso di interruzione del rapporto di lavoro voluta esclusivamente dall’azienda.

Il contributo, proprio per la rivalutazione del massimale Aspi del 1,2%, passa da 483,80 euro a 489,61 euro per ogni anno di anzianità aziendale (fino ad un massimo di 3 anni). A questo punto il massimale previsto per 3 anni di anzianità sarà di 1.466,83 euro.

Ricordiamo che il contributo è dovuto in tutti i casi in cui la cessazione del rapporto di lavoro genera in capo al lavoratore il teorico diritto all’Aspi, a prescindere dall’effettiva percezione della stessa. Restano escluse, quindi, le seguenti cessazioni del rapporto di lavoro:

  • Dimissioni volontarie (ad eccezione di quelle intervenute durante il periodo di maternità);
  • Risoluzioni consensuali (ad eccezioni di quelle intervenute durante la conciliazione obbligatoria per licenziamento per giustificato motivo oggettivo);
  • Decesso del lavoratore;
  • Licenziamenti effettuati in conseguenza di cambi di appalto, ai quali siano succedute assunzioni presso altri datori di lavoro, in applicazione di clausole sociali che garantiscano la continuità occupazione prevista dai Ccnl (l’esclusione è fino al 31 dicembre 2015);
  • Interruzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato, nel settore delle costruzioni edili, per completamente delle attività e chiusura del cantiere (l’esclusione è fino al 31 dicembre 2015).

fonte: ItaliaOggi del 6 gennaio 2014

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