Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Lettera aperta dei Cobas e dei dipendenti della Misericordia ai candidati sindaco

Postato il 15 Maggio 2013 | in Scenari Politico-Sociali, Territori | da

Giovedì sera saremo presenti all’Abbazia di San Zeno per chiedere impegni concreti ai candidati sindaco.

Lettera aperta

In gran parte degli spot elettorali le tematiche del lavoro trovano ben poco spazio, eppure a Pisa si sono persi migliaia di posti, in Valdera se ne perdono in media 5 al giorno, sono più di 40 mila gli iscritti alla direzione provinciale dell’impiego.

I lavoratori e le lavoratrici della Misericordia sono oggi 65 e più di 40 rischiano di restare disoccupati a fine Giugno, quando scadranno i contratti di solidarietà, contratti che il Governatore sostiene di non volere rinnovare causa il debito accumulato dalla Confraternita.

Le lavoratrici e i lavoratori non sono responsabili di questo debito e chi, come l’Arcivescovo, avrebbe dovuto vigilare sulla Misericordia e sulle sue operazioni immobiliari non ha mosso un dito, salvo poi attribuire al personale la causa del dissesto finanziario.

Il personale della Misericordia opera nei servizi sociali e sanitari essenziali per il nostro territorio, servizi che non possono essere erogati solo con il volontariato. Sanità, istruzione, assistenza agli anziani e ai diversamente abili, il 118 non sono lavori di serie B, serve professionalità e competenze che non si improvvisano ma sono risultato di anni di esperienza.

Ai candidati a Sindaco rivolgiamo allora poche domande augurandoci una risposta e soprattutto interventi concreti per salvaguardare posti di lavoro e servizi:

  • Cosa intendono fare perchè la Misericordia rinnovi i contratti di solidarietà fino al Giugno 2014?
  • Quali interventi saranno operati presso Azienda Ospedaliera, le Associazioni di volontariato e la Societa’della salute per assorbire parte del personale attualmente alle dipendenze della Confraternita? Saranno inserite clausole sociali ben precise nelle Convenzioni?
  • Perchè si favorisce l’arrivo delle Multinazionali sul territorio pisano senza prima avere la certezza che saranno assunti lavoratori disoccupati o in mobilità?
  • Quali pressioni saranno fatte sull’arcivescovado per scongiurare i licenziamenti?

Attendiamo risposte e fatti, certi che non arretreremo di un metro perchè la difesa dei posti di lavoro è per noi questione di vita

Le lavoratrici e i lavoratori della Misericordia

Confederazione Cobas Pisa

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