Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Le considerazioni di Marco Spezia sull’incendio nell’ospedale di Cisanello

Postato il 9 Settembre 2013 | in Sicurezza sul lavoro | da

La notizia dell’incendio la puoi leggere su:

http://www.pisatoday.it/cronaca/surriscaldamento-quadro-elettrico-ospedale-pisa.html

Riporto a seguire quanto si legge sul quotidiano on-line PisaToday del 4 settembre 2013, di cui al link e a seguire le mie considerazioni.

 OSPEDALE CISANELLO, KO IL QUADRO ELETTRICO: SI FERMANO LE SALE OPERATORIE

A causa di un surriscaldamento dovuto allo scoppio di alcune batterie, si è avuta nella notte la combustione dell’apparato che gestisce le luci di emergenza e la rete dati del blocco operatorio del primo piano dell’Edificio 30 C

Un surriscaldamento del quadro elettrico, dovuto allo scoppio di alcune batterie al piombo, ha provocato, la scorsa notte, intorno alle 4, la combustione dell’apparato che gestisce le luci di emergenza e la rete dati del blocco operatorio del primo piano dell’Edificio 30 C a Cisanello.

La combustione non ha dato origine a fiamme ma solamente a fumo, immediatamente rilevato dai sensori preposti, che sono scattati automaticamente per segnalare l’allarme, così come previsto dalla procedura anti-incendio. Sono subito accorsi sul posto le guardie giurate, i vigili del fuoco e gli elettricisti e, nel giro di pochi minuti, la combustione è stata spenta con gli estintori. La Direzione ha già disposto l’attivazione delle operazioni di sanificazione dei locali a cura di una ditta specializzata, per cui l’attività nelle sale operatorie limitrofe al quadro elettrico fuori uso sono state sospese e spostate in altri blocchi operatori, senza alcuna conseguenza dal punto di vista assistenziale tranne la riprogrammazione di un intervento chirurgico.

E’ evidente la gravità dell’episodio.

Innanzitutto perché ha interrotto le attività nei blocchi operatori e questo, nonostante le conclusioni ottimistiche dell’articolista, è un episodio estremamente grave in un ospedale, che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi.

In secondo luogo perché è inammissibile che avvenga un incendio a un quadro elettrico di una qualunque azienda, perché ciò avrebbe potuto comportare la propagazione dell’incendio stesso ai locali vicini, con grave rischio per i lavoratori e gli ospiti della struttura.

Le norme vigenti stabiliscono in maniera inequivocabile quali debbano essere i criteri per la progettazione e la realizzazione degli impianti elettrici, anche ai fini di eliminare il rischio di incendi.

Ai sensi del Decreto Ministeriale n.37 del 2008, ogni impianto deve essere dotato di specifico progetto redatto da professionista abilitato, con riferimento alle norme CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) applicabili. L’impianto deve poi essere realizzato da ditta abilitata che al termine dei lavori e a seguito di collaudo rilasci una dichiarazione di conformità al progetto e alla regola d’arte (ancora secondo le norme CEI).

Inoltre il datore di lavoro dell’azienda, secondo il Decreto Legislativo 81 del 2008 (il cosiddetto “Testo Unico sulla Sicurezza”), deve eseguire una specifica valutazione del rischio per la sicurezza degli impianti elettrici (articolo 80, comma 2) a seguito della quale deve adottare le misure tecniche ed organizzative necessarie a eliminare o ridurre al minimo i rischi presenti e a predisporre le procedure di uso e manutenzione atte a garantire nel tempo la permanenza del livello di sicurezza (articolo 80, comma 3).

Se un impianto elettrico prende fuoco così facilmente significa che non è stato progettato e realizzato a regola d’arte e/o non è stato sottoposto alla manutenzione necessaria.

Come sempre, dietro l’episodio dell’ospedale di Cisanello, si nascondono precise responsabilità legate al mancato adempimento degli obblighi di legge, quasi sicuramente per motivi di natura economica (si risparmia sulla progettazione, la realizzazione e la manutenzione degli impianti).

E’ fondamentale che le autorità preposte (ASL, Vigili del Fuoco) facessero chiarezza sulle cause e sulle responsabilità dell’incendio per sanzionare i responsabili e per evitare il ripetersi di episodi simili.

E’ poi indispensabile un monitoraggio di tutti gli impianti elettrici dell’ospedale di Cisanello e di altre strutture pubbliche al fine di valutarne l’effettivo grado di rischio, anche rispetto al possibile insorgere di altri incendi.

Marco Spezia

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