November 4, 2024
Ovvero: come il “capitale” detta le condizioni anticostituzionali per privatizzare la scuola pubblica e immettere sul mercato il sistema dell’istruzione
Nonostante la mobilitazione straordinaria di una delle categorie meno conflittuali di lavoratori, quella degli operatori della scuola, lo “sfascia tutto” Renzi prosegue la sua opera di attacco ad uno dei pilastri costituzionali della democrazia: il sistema di istruzione pubblico nazionale per tutti/e.
Il diritto allo studio (Scuola) è un aspetto fondamentale, assieme al diritto alla salute (Sanità) e alla previdenza (Pensioni), di uno Stato realmente democratico (per quanto questo possa attuarsi in un regime sostanzialmente borghese-capitalistico).
Il ricatto di Renzi-Giannini sta nel voler imporre il Disegno di Legge “La Buona Scuola” come merce di scambio per le stabilizzazioni dei precari (e solo una parte di quelli indicati dalla sentenza della Corte Europea, e a cui era stata promessa la stabilizzazione). In questo modo il Governo cerca di comprarsi la fiducia del mondo della scuola, mentre gerarchizza e riduce in servitù decine di migliaia di lavoratori della scuola.
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