Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

La miseria dilaga: note a margine del rapporto ISTAT

Postato il 18 Luglio 2013 | in Lavoro Pubblico, Sindacato | da

E’ stato pubblicato dall’Istat un interessante rapporto sulla miseria in Italia, un rapporto che fotografa una società in profonda crisi, alle prese con la forte perdita del potere di acquisto.

Nel 2012, il 12,7% delle famiglie risulta relativamente povero (per un totale di 3 milioni 232 mila) e il 6,8% lo è in termini assoluti (1 milione 725 mila). Le persone in povertà relativa sono il 15,8% della popolazione (9 milioni 563 mila), quelle in povertà assoluta l’8% (4 milioni 814 mila).

Ma cosa significano povertà relativa e povertà assoluta.

L’aumento della povertà relativa (dall’11,1% al 12,7%) meriterebbe attenzione perchè riguarda cassa integrati, esodati, famiglie mono e spesso bi reddito.

Dati alla mano, una famiglia con due persone è relativamente povera se raggiunge 990 euro al mese, una cifra che corrisponde a molte pensioni e al salario di lavoratore interinale o di un\a dipendente di cooperativa con contratto part time.

La povertà assoluta è in forte ascesa per le famiglie più numerose, per esempio aumenta con il numero dei membri (pensiamo non solo ai figl non autosufficienti ma a figli\e con relative famiglie costretti a tornare a vivere sotto il tetto dei genitori non potendosi permettere un affitto.

La povertà assoluta aumenta tra le famiglie di monogenitori (dal 5,8% al 9,1%) e riguarda sempre più operai, lavoratori autonomi e pensionati

A cura del Cobas Pubblico Impiego Pisa

In allegato il rapporto Istat sulla povertà in Italia 2012

http://www.cobasconfederazionepisa.it/wp-content/uploads/2013/07/La-poverta-in-Italia_Testo-integrale.pdf

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