Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

La lotta per la casa non si arresta: Paolo e Luca Liberi Subito

Postato il 23 Maggio 2014 | in Italia, Scenari Politico-Sociali | da

Il reiterato arresto di Paolo Di Vetta e Luca Fagiano del ” movimento per il diritto all’abitare”, è un gravissimo atto di distorsione della funzione inquirente, utilizzata a fini esclusivamente politici. Ad una settimana dal voto europeo il sequestro di Paolo e Luca risponde alle esigenze elettorali del governo Renzi-Alfano, che tenta di mantenersi a galla attraverso il pluri sbandierato neo pacchetto securitario contro ” violenti,diversi e ultras”.

Quando l’economia va male( il PIL è tutt’ora sotto zero) e la disoccupazione reale è sopra il 20%( 7 milioni di poveri) , anche gli 80 euro elettorali non bastano più, così che vanno pescati anche voti ultramoderati , attirati con straordinarie misure liberticide.

Il “pacchetto Roma sicura”, comporta una serie di divieti alla ” libertà di movimento” in netto contrasto con la Costituzione. L’ennesimo ” protocolo di regolamentazione dei cortei”, è stato sottoscritto in Prefettura da sindacati e forze politiche goverrnativi : proprio da coloro che sono tra i maggiori responsabili del tracollo del Bel Paese.

Per i Cobas e il sindacalismo di base, per i movimenti dei beni comuni, del diritto all’abitare e degli studenti , quel protocollo-come per quelli che lo hanno preceduto-non va rispettato!

Va rigettato in quanto illegale ed anticostituzionale !!

Proprio questo stava dicendo Paolo quando è stato arrestato,durante la conferenza stampa a Montecitorio, susseguente l’ulteriore voto di fiducia sull’inadempiente e forcaiolo “decreto casa”, predisposto dal governo Renzi-Lupi.

Un arresto plateale, in diretta TV davanti al popolo della casa, che mentre contestava l’odiosa legge – che penalizza i senza casa che occupano, punendoli con : rifiuto di allaccio utenze; esclusione da graduatorie case popolari; revoca residenza(perdita diritto sanità,scuola,asilo nido,….) – si stringeva intorno a Paolo e la Luca , colpito in serata dallo stesso provvedimento.

Agli inqurenti , già non era andata giù la decisione del Tribunale della Libertà che a marzo aveva rimesso in libertà (con firma) Paolo e Luca , figuriamoci continuare vederli agitare la soluzione dell’emergenza abitativa ! In una Roma in default amministrativo, per le montagne di debiti, sperperi, corruzione e clientelismo , poco o nulla perseguiti dagli inquirenti.

Detto e fatto ! Gli inquirenti hanno spiccato nuovi mandati di arresto per tutte le iniziative sulla casa ” da aprile al 14 maggio” , con l’intenzione di tenerli lontano dalle lotte per lungo tempo, a meno di sconfessione dei mandati da parte del Tribunale della Libertà , e sopratutto della tenuta del movimento per il diritto all’abitare .

Paolo e Luca sono ” fratelli a noi” ! Contribuiscono , insieme a centinaia di attivisti sociali, ad alleviare le sofferenze dei senza tetto soddisfacendo il diritto all’abitare , ” ineludibile e universale” per chi come noi si batte per il rispetto dei diritti umani , per l’emancipazione e il benessere sociale.

” Paolo e Luca liberi subito – LIBERI TUTTI ” : a questo grido fatto preoprio da tutte le realtà conflittuali contribuisce la Confederazione Cobas , non separato dalla stringente necessità di fornire risposte adeguate all’emergenza abitativa,reddituale,ambientale.

Roma 21 maggio 2014
Confederazione Cobas

Il piano casa diventa legge e chi si oppone finisce ai domiciliari!

Mentre un’aula semi-vuota approva il vergognoso piano casa, in una piazza assai più piena la Digos mette in scena quella che è difficile non considerare una provocazione: l’arresto di Paolo di Vetta al termine della conferenza stampa indetta dai movimenti del diritto all’abitare, seguito a breve da quello di Luca Fagiano.

Da una parte un Governo che fa diventare legge la violazione di diritti fondamentali, come l’accesso all’acqua e alla salute, attraverso la negazione degli allacci di gas, acqua e luce alle famiglie che si trovano in stabili occupati; dall’altra una rete di movimenti che quei diritti intende difenderli, che prova a costruire percorsi e risposte comuni, come ha dimostrato il partecipato corteo di sabato 17 Maggio in difesa dei beni comuni e contro tutte le privatizzazioni.

In mezzo gli strumenti repressivi di sempre: chiusura degli spazi in una città sempre più blindata, denunce e arresti che quasi sempre si rivelano non stare in piedi, ma che contribuiscono a creare un clima e a mandare un messaggio: alle “larghe intese” non conviene opporsi.

Ora più che mai è necessaria quindi una risposta comune, che non si limiti alla solidarietà a chi è colpito dai provvedimenti giudiziari, ma che intrecci azioni e proposte che già parlano una lingua comune: quella dei diritti.

Per questo, come Coordinamento Romano Acqua Pubblica continueremo ad essere in piazza per dire “no” alla disumana pratica dei distacchi, per difendere i servizi pubblici dalle privatizzazioni e i nostri territori dalle speculazioni.

Per continuare ad affermare che è giusto e possibile invertire la rotta.

Roma, 21 Maggio 2014
Coordinamento Romano Acqua Pubblica

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