Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

La denuncia dei Cobas sull’Apes

Postato il 2 Ottobre 2014 | in Lavoro Pubblico, Sindacato | da

Personale Apes: figli di un dio minore e o vittime sacrificali dell’amministrazione comunale??

Nel pubblico impiego fino al 2009 il personale era quasi stabile (in piccola diminuzione) ma negli ultimi 5 anni è calato del 6%, una cifra ( dati della Corte dei Conti) sicuramente piu’ alta se in conto mettiamo tutti i\le precari\e cacciate via con ignominia dopo avere promesso loro una stabilizzazione. Il personale della Pa è sempre piu’ vecchio, raro un impiegato under 30 e i pochi giovani che ci sono sono magari a contratto di collaborazione….

Questa fotografia rispecchia anche l’Apes di Pisa dove il personale (quanti vuoti di organico…) subisce carichi di lavoro in aumento e per responsabilità della politica (incapace di prendere decisioni che fronteggino l’emergenza sociale) diventa l’obiettivo della rabbia, della disperazione di chi ha perso casa, lavoro e resta senza reddito

In questa situazione abbiamo dovuto attendere anni (quasi 6) per un nuovo contratto per la firma del quale ci sono stati ben 4 anni di trattative (?!). i continui cambi dei vertici aziendali ha rallentato le trattative, perfino 90 euro di aumento spalmati in 3 anni, a un certo punto, sono stati ritenuti insostenibili per le casse degli enti che con i Governi si rimpallano le responsabilità di questi beffardi e inaccettabili ritardi

Ma nel mezzo, spesso nel ruolo passivo di silenti spettatori , ci stanno le lavoratrici e i lavoratori costretti\e a subire lo strapotere della casta e trattative al ribasso dei sindacati ai quali preme soprattutto il monopolio della rappresentanza dimenticando che la forza lavoro per tutelare salari e dignità ha solo bisogno di conflitto, di posizioni chiare, di proposte praticabili senza cercare la compatibilità delle stesse con gli equilibri politici di chi governa.

Ma una volta approvato il contratto è arrivata l’ennesima doccia fredda, anzi gelata con il decreto legge 66\2014, denominato misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale.

Avete letto bene, ma come è possibile coniugare la giustizia sociale con i tagli e la filosofia di Renzi che tende a distruggere società pubbliche per lanciare l’ennesima privatizzazione ? Ricordate quanti soldi pubblici (i soldi dei nostri contratti con i quali magari costruiscono gli aerei da guerra…) sono stati sperperati regalando negli anni novanta le industrie \aziende pubbliche a soggetti privati che poi le hanno smantellate mandando a casa decine di migliaia di lavoratori\trici?

Le normative in materia di partecipate sono complesse e di non facile lettura, la interpretazione delle leggi è stata costruita ad arte da Apes e Comune di Pisa per sospendere la erogazione del nuovo contratto con la scusa che gli Enti locali possono definire con propri atti d’indirizzo le modalità di applicazione dei vincoli assunzionali e di contenimento della spesa per il personale delle società.

Di conseguenza un contratto siglato puo’ essere disatteso, tutti appaiono virtuosi e rispettosi della legge e nel frattempo, con l’inconcludente mugugno di cgil cisl uil, il personale apes continua a non percepire un euro, a lavorare in condizioni precarie e malvisto dall’utenza.

Poniamo l’argomento alla attenzione del consiglio comunale e delle commissioni consiliari perchè le normative azzeccagarbugli di manzoniana memoria non si ripercuotano sulle lavoratrici apes.

Ai consiglieri chiederemo di prendere posizione, al personale apes diciamo che rivendicare diritti è motivo di orgoglio e non di vergogna.

Cobas Pubblico Impiego Pisa

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