Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Il Pd ha la coda di paglia

Postato il 2 Novembre 2013 | in Scenari Politico-Sociali, Territori | da

Il Sindaco si nasconde dietro a Fb e twitter, il pd è abituato a dibattiti preconfezionati, i cittadini e i lavoratori sempre più scontenti e arrabbiati e per questo ogni giorno partono spot pubblicitari e sondaggi per vendere alla città un alto gradimento.

Il diritto alla città è negato a Pisa da un intreccio di interessi politici ed economici che costringono associazioni a occupare spazi per rivendicare il diritto ad esistere , a recuperare dal degrado e dall’abbandono spazi privati e pubblici sull’utilizzo dei quali , a fini sociali, il Sindaco ha rinunciato a dire e fare qualcosa di utile anche se a sostegno della sua azione avrebbe perfino un articolo della Costituzione.

Molte aree occupate e sgomberate con la forza pubblica sono oggi nel degrado (via marsala), interi palazzi con centinaia di appartamenti letteralmente murati (quartieri del centro ) , dei quartieri periferici ci si interessa solo quando arrivano fondi europei per operazioni immobiliari ed edilizie dimenticando tuttavia che in quei quartieri ci sono problemi da affrontare ogni giorno.

Ogni qual volta a Pisa ci sono movimenti di protesta scatta l’ordine pubblico, la scorta al Sindaco, l’utilizzo improprio della Polizia Municipale ( ma il Sindaco si guarda bene dall’incontrare i vigili quando vanno in comune per contestare il loro trasferimento negli angusti spazi della sesta porta, anzi parla di gazzarra riferendosi a manifestazioni civili e composte).

Il sindaco e il suo partito non accettano mai un faccia a faccia democratico, vogliono dibattiti in tv e radio senza interlocutori, vorrebbero addirittura dettare le doamnde dei giornalisti (si sono creati un giornale on line interno che pubblica solo i comunicati stampa dell’amministrazione e non accetta diritto di replica come quello della Rsu del comune), del resto migliaia di volte si sono sottratti a confronti pubblici organizzando presentazioni e dibattiti dove il diritto al dissenso è inesistente. Per questo le poche iniziative pubbliche che organizzano sovente finiscono nel battibecco proprio perchè nascono con l’intento di non fornire risposte a lavoratori e cittadini nella veste di spettatori e mai protagonisti delle scelte amministrative, non liberi di esprimere il loro dissenso.

Questi episodi amplificati e letti con il leit motive (fuorviante) della violenza sono il modo migliore per eludere un confronto reale sulle cose, su quel fare di cui Filippeschi tanto si vanta. Quel fare che accontenta a Pisa sempre più il partito del cemento e sempre meno lavoratori e cittadini . E per farsi una idea vedetevi questo fine settimana ricco di iniziative in spazi occupati, presentazioni di libri che denunciando la crisi economica e sociale, manifestazioni di lavoratori, senza casa e ambulanti, una Pisa ben diversa da quella in cartolina eomologata all’Amministrazione comunale.

Confederazione Cobas

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