Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

I responsabili dei licenziamenti prossimi venturi in Misericordia

Postato il 19 Aprile 2013 | in Lavoro Privato, Sindacato | da

I vertici della Misericordia hanno gettato la maschera comunicando il licenziamento di metà del personale, una decisione assunta con il silenzio assenso dell’Arcivescovo che è, a scanso di equivoci, tra i responsabili morali di questa situazione. Del resto le responsabilità dei debiti ricadono non solo sui vertici passati ma su chi quei vertici li aveva collocati al loro posto, sui revisori contabili dei bilanci che non hanno svolto il loro compito di sorveglianza.

Responsabili perchè per anni hanno taciuto di fronte ad un debito in costante aumento, taciuto dinanzi all’acquisto di una faraonica e inutile sede per altro da sempre inutilizzata, responsabili perchè in questo anno hanno lasciato che il Governatore e i suoi collaboratori commettessero una serie interminabile di errori (o piuttosto scelte deliberate?) finalizzati alla dismissione dei servizi e al successivo licenziamento del personale.

Responsabili perchè quando esisteva una cooperativa che aveva assunto con contratti irregolari i dipendenti, nonostante una lunga lista di legali affiliati alla Confraternita, non hanno mai mosso un dito per le opportune correzioni e alla fine questa forza lavoro è stata assunta (giustamente ) in Misericordia dopo la rottamazione della cooperativa La Fratellanza.

Responsabili perchè il personale oggi dipendente è stato assunto con qualifiche e profili  differenti e un diverso utilizzo di questa manodopera darà adito a cause che aumenteranno il debito.

Responsabili perchè la Misericordia non è stata misericordiosa con il suo personale, anzi lo ha preso in giro per due anni facendo partire in ritardo i contratti di solidarietà e non applicandoli mai con intelligenza e coerenza (a partire dalla riorganizzazione dei servizi).

Assenti le stesse autorità di Prefettura e Magistratura che di fronte a questa situazione non hanno mai voluto scomodare la Guardia di Finanza e fare chiarezza sulle ragioni del debito, una decisione che senza dubbio avrebbe gettato un’ombra sullo stesso operato dell’Arcivescovado.

I responsabili sono maestri di ipocrisia perchè da un anno lavorano alla dismissione dei servizi e alla cacciata dei lavoratori, e contemporaneamente mantengono in piedi il servizio del 118, in perdita di 800.000 € l’anno, giustificandolo come “ emblema “.

Emblema della Misericordia svuotata di ogni sostanza morale e materiale !!

Contro i responsabili di questa situazione noi lotteremo con tutta la nostra dignità !!

Cobas Misericordia
Cobas Lavoro Privato di Pisa

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