December 2, 2024
Il 23 Giugno la Consulta Costituzionale dovrà pronunciarsi sulla legittimità\costituzionalità del prolungato blocco dei Contratti Nazionali nel Pubblico Impiego.
Appare improbabile una sentenza che intimi al Governo di risarcire i dipendenti pubblici, ma, se come è probabile, la Consulta dovesse sancire l’incostituzionalità del blocco “sine die”, il Governo sarà costretto ad aprire la stagione del rinnovo dei CC.NN.LL. per oltre 3 milioni di lavoratori\trici della Pubblica amministrazione
Già la troika sindacale si sta attivando e ai primi di Luglio svolgerà assemblee di delegati RSU a Roma, Milano e Bari, all’orizzonte potrebbe esserci qualche accordicchio per far risparmiare il Governo con un minimo rimborso qualora l’indicazione della Consulta dovesse essere favorevole a rimuovere il blocco dei contratti che dura da quasi 7 anni.
“La carne al fuoco” è molta, infatti:
1) essendo scaduti gli accordi che avevano come parametro prima l’inflazione interna e poi l’IPCA, per quantificare gli aumenti occorre trovare un nuovo parametro;
2) stessa cosa per la durata dei contratti nazionali, se triennali o quadriennali (il Governo vuole allungare i tempi per diluire in piu’ rate gli eventuali aumenti);
3) è ancora aperta la questione dei comparti contrattuali anche se sappiamo che verrano ridotti
4) la campagna per il rinnovo dei contratti di cgil cisl uil è priva di prospettive e contributi, lo dimostra il silenzio assenso sulla ennesima riforma della Pubblica amministrazione che taglierà servizi e posti di lavoro senza portare beneficio ai cittadini e ai lavoratori pubblici
C’è da aprire gli occhi perché le prospettive non sono rosee….
Vedi anche il documento in allegato:
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