December 2, 2024
La crisi colpisce le vendite, i dati istat parlano di un -1%, nella grande distribuzione. Ma si parla di iper o supermercati, il settore discount in contro tendenza invece segna un +2,5% , questo farebbe supporre che anche la Catena Dico viaggi a vele spiegate.
Nei giorni scorsi, sulle pagine toscane della stampa, i principali Discount chiedevano personale per nuove aperture ma tra i marchi non c’era la Dico.
Dico vive da anni una inspiegabile crisi, come dimostra l’ accordo stipulato in sede governativa e la richiesta di cassa integrazione per i lavoratori di due sedi amministrative, un centro distributivo e sessantacinque punti vendita, centinaia di posti di lavoro in tutto. I risultati positivi delle vendite se non a nuove assunzioni dovrebbero determinare almeno la salvaguardia degli attuali posti di lavoro con il mantenimento degli attuali punti vendita con il riassorbimento dei lavoratori oggi in cassa integrazione.
Noi partiamo da dati Istat perche’ non abbiamo da parte dell’ azienda informazioni sulle vendite, chiediamo il mantenimento dei punti vendita esistenti visto che i punti in crisi oggi sembrano avere superato le difficoltà. Indubbiamente se esisteranno le condizioni per nuove aperture e assunzioni non potremmo che esserne felici. Questi mesi dovrebbero anche portare le ristrutturazioni dei punti vendita, che uspichiamo siano programmate partendo dalle strutture in difficolta’ e non con la finalità di eliminare negozi e mercati e con essi posti di lavoro.
L’ azienda, vista la congiuntura favorevole in fatto di vendita da parte dei discount , dimostri un po’ di coraggio rivedendo il proprio metro di definizione delle chiusure e scommetta anche su punti vendita in forte difficolta’.
Sempre disponibili al confronto aspettiamo una risposta alla nostra richiesta di incontro, certi che i lavoratori e le lavoratrici Dico sapranno fornire indicazioni utili alla salvaguardia dei posti di lavoro
COBAS LAVORO PRIVATO
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