December 13, 2024
Riceviamo e pubblichiamo
Ovviamente questo giornalista è da trattarsi come ignorante, oltre che da anticomunista ottuso e viscerale, perché non può esistere comunismo alcuno, nemmeno quello che fu preso per tale in Urss e dintorni, “in salsa lettiana”, cioè quella di un democristiano di seconda fila. Il comunismo di cui parla costui è quello del rinnegamento di ogni principio del genere e del tradimento di uno schieramento per passare a quello opposto. Questo giornalista del piffero dimentica (di bel proposito) che sta parlando di un uomo, non più comunista come minimo dagli anni ’70 del ‘900. Uno che abbandonò perfino il “comunista”, ormai socialdemocratico, Amendola (cioè la corrente detta “migliorista”) per passare con Berlinguer e appoggiarlo nella sua nomina a segretario del Pci (1972), dandosi da fare con questa corrente ormai padrona dei gangli del partito per il cambio di campo internazionale, sanzionato (ancora non ufficialmente, poiché ciò avvenne dopo il crollo dell’Urss) con il viaggio “culturale” del 1978 negli Usa (concomitante “per caso”, pur se preparato assai prima, al rapimento Moro); cambio di campo in piena sintonia con il “compromesso storico” che vide co-protagonisti quei diccì di cui Letta è uno squallido cascame. Tanto per chiarire una volta per tutte che Napolitano, ammesso che sia stato comunista in qualche momento della sua vita (non basta aver appoggiato l’Urss in Ungheria nel lontano ‘56 ed essere stato duro con Di Vittorio per i suoi dubbi in proposito), non lo è più da tempo immemorabile; è un tipico prodotto del “genio italico”.
Leggi tutto l’articolo di Gianfranco La Grassa al seguente link:
http://www.conflittiestrategie.it/basta-prese-in-giro-furfanti-di-glg-24-nov-13
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