Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Teatro di Cascina: la discussione riguarda anche la cittadinanza

Postato il 7 Aprile 2015 | in Lavoro Privato, Scenari Politico-Sociali, Sindacato, Territori | da

cascina1Per errore è stato pubblicato un testo errato. Di seguito il comunicato corretto:

La trattativa al Teatro di Cascina viene descritta dal presidente Betti in termini personalistici, come se si parlasse di bambini in aula che stanno litigando.
La fretta con la quale si va sulla stampa denota scarsa capacità gestionale. Anche rispetto a questo singolo settore (quello del personale) , che è solo uno dei tanti aspetti che una gestione seria deve affrontare, ci pare che il presidente Betti battibecchi con scarsa visione organica e poca chiarezza di vedute.

Qual’è il problema? Il presidente aveva parlato di un ordine imperativo della banca per trovare 90.000€ e aveva redatto un fatiscente piano di rientro tagliando il personale. Piano presentato in Comune ad insaputa di lavoratori e sindacati.
Abbiamo risposto con altre possibili strade di risparmio, che sono molte, che riguardano la gestione degli spazi, il rapporto con le Enti proprietari, la questione delle consulenze, la riorganizzazione dei vari settori e quindi anche una possibile intervento sul personale ma inserito in una visione ampia e di prospettiva. Su questo il Presidente non risponde.

Ora poi il bilancio è in pari e quindi questa spada di Damocle dei 90.000€ è sparita. Forse la questione è allora un ridimensionamento della struttura e dell’organico. E anche in questo caso non sarebbe opportuno fare un piano di sviluppo, un progetto di lavoro e poi intervenire? La fondazione ha perso la domanda per essere riconosciuto TRIC teatro ad alta rilevanza culturale quindi forse ora dovrà ridefinire compiti e oneri per diventare centro di produzione. Cambiano le cose. E allora decidiamo come intervenire quando sappiamo cosa si vuole fare.

Il presidente Betti non ha idea di cosa fare di teatro che amministra. Ha licenziato il direttore tecnico, figura chiave per il buon funzionamento della macchina teatrale, così perchè costava troppo o perchè aveva le spalle larghe, come ha avuto modo di dichiarare. Ma senza un direttore tecnico competente e conoscitore del teatro le cose non funzionano e bastano le vicende degli ultimi giorni a dimostrarlo.

Ci vuole una strategia. Non abbiamo mai parlato di licenziare altri dipendenti così perchè son biondi o mori…abbiamo proposto un eventuale intervento sul personale all’interno di un disegno ampio, valutando prepensionamenti, revisione delle consulenze. Betti non è né uomo di teatro né manager o esperto di rilanci né forse in grado di immaginare un progetto culturale degno di questo nome. E’ solo l’uomo nominato dal sindaco di Cascina per quella funzione ma forse  questo non basta.

Cobas Lavoro Privato

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