Un torto subito da un lavoratore è un torto fatto a tutti (IWW)

Sanità agli sgoccioli per tagli

Postato il 23 Gennaio 2015 | in Italia, Scenari Politico-Sociali | da

tagli_alla_sanitaInsieme alla scuola, la sanità ha finan­ziato l’austerità in Ita­lia dal 2009 a oggi. È quanto emerge dal lungo capi­tolo dedi­cato dalla Corte dei Conti alla sanità nell’ambito della rela­zione sulla gestione finan­zia­ria degli enti ter­ri­to­riali per il 2013. I risparmi otte­nuti dai pesanti tagli impo­sti alla sanità dovreb­bero essere inve­stiti nell’assistenza ter­ri­to­riale e domi­ci­liare e nell’ammodernamento tec­no­lo­gico e infra­strut­tu­rale. In caso con­tra­rio scat­te­rebbe l’allarme rosso per i livelli essen­ziali di assi­stenza (Lea). A lungo andare, emer­ge­reb­bero defi­cit assi­sten­ziali, soprat­tutto al Sud.

I tagli hanno fatto cer­ta­mente fatto sbal­lare i conti ma, dice la magi­stra­tura con­ta­bile, nella sanità si è rispar­miato addi­rit­tura più del pre­ven­ti­vato dai governi dell’austerità Berlusconi-Monti-Letta-Renzi. La spesa per il ser­vi­zio sani­ta­rio nazio­nale, nel trein­nio 2011–2013, “è risul­tata essere, a con­sun­tivo, pari a 111.094, 109.611 e 109.254 milioni, dun­que infe­riore di ben 4 miliardi di euro (per il 2012) e di circa 3 miliardi (per il 2013) rispetto alle stime con­te­nute nella Legge di Sta­bi­lità 2013. È stato regi­strato un decre­mento nomi­nale del 2,8% rispetto al 2010, pari a 3,1 miliardi di euro.

Nel 2013, al netto degli altri tic­ket sulla dia­gno­stica e le pre­sta­zioni spe­cia­li­sti­che, i cit­ta­dini hanno ver­sato 1.436 milioni, pari all’1,3% della spesa sani­ta­ria cor­rente com­ples­siva, con una media di circa 24 euro a testa. Nel qua­drien­nio esa­mi­nato dalla corte, è stato regi­strato un aumento del numero di ricette del 6,3%, e un boom del 66,6% dei tic­ket e com­par­te­ci­pa­zione. L’obiettivo di dimi­nuire la spesa far­ma­ceu­tica ospe­da­liera, e quella per beni e ser­vizi, è stato man­cato. In altre parole, i tagli alla sanità sono stati pagati, in gran parte, dai cit­ta­dini stessi. A que­sto è ser­vito l’aumento dei tic­ket che, insieme al blocco del turn-over del per­so­nale, finan­zia ciò che lo Stato nega. Senza dimen­ti­care l’aumento stel­lare delle addi­zio­nali Irpef e Irap, fon­da­men­tali per far qua­drare i conti alle Asl e agli ospedali.

Leggi tutto l’articolo di Roberto Ciccarelli al segeunte indirizzo:

http://www.controlacrisi.org/notizia/Welfare/2015/1/21/43644-sanita-agli-sgoccioli-per-tagli/

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