November 2, 2024
PALAZZO GAMBACORTI IN TRASLOCO
L’estate è quel momento in cui fa troppo caldo per fare quelle cose per cui faceva troppo freddo d’inverno.
(Mark Twain)
La massima di Twain non si addice al Comune di Pisa per il quale i mesi estivi sono da sempre portatori di novità.
La Fondazione Pisa sta per acquistare ad un prezzo decisamente basso il palazzo ex Telecom, su questa operazione i Cobas hanno scritto a Procura e Corte dei Conti anche se non ci illudiamo sul loro intervento, del resto neppure la asl ormai interviene per sanzionare il Comune nonostante palesi irregolarità ed esposti.
La Giunta vuole in due settimane traslocare interi uffici, con una delibera stabilisce addirittura il cronoprogramma dimenticando che gli operai comunali (rimasti in 3) dovrebbero andare in ferie senza poi ricordare le indicazioni degli Rls e della stessa Responsabile del servizio protezione e prevenzione che richiedevano alcune garanzie a tutela della salute del personale…
Gli Rls avevano chiesto un incontro con tutti i dirigenti interessati al trasloco e un rinvio dello stesso , i Cobas da sempre hanno contestato una operazione immobiliare svantaggiosa per le casse comunali
Negli uffici spesso manca l’aria condizionata, latita anche in quelli destinati al pubblico ma tutto cio’ si verifica puntualmente da anni senza che nessuno voglia prendere provvedimenti e impegnare pochi soldi in un capitolo di spesa.
La politica del personale è inesistente, un assessore con percentuali da prefisso telefonico fa ormai il bello e il cattivo tempo arrivando a controllare (direttamente o con i dirigenti a lui legati) le politiche comunali su importanti materie.
Della formazione nessuna traccia, idem del regolamento della mobilità interna.
Da anni chiediamo alcune regole chiare e condivise per assicurare mobilità nella trasparenza e senza favoritismi. Non vorremmo che nelle accaldate giornate estive uscisse qualche bando di mobilità che magari non terrà conto neppure dei profili professionali (con demansionamenti per esempio) o magari decida di accordare il passaggio dalla Pm e dai servizi educativi senza considerare chi da anni attende risposte.
L’estate 2015 viene vissuta a colpi di spot dai nostri amministratori che annunciano aumento dei servizi (dalla pm all’anagrafe) senza prima verificare gli organici a disposizione del comune, capita poi che qualche assessore dia anche dei numeri a casaccio giusto per non perdere la foto del giornalista e compiacenti domande di una stampa asservita al potere politico che ormai preferisce pubblicare le veline dell’ufficio stampa del Sindaco piuttosto che una inchiesta sui servizi comunali
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