November 13, 2024
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Campagna a sostegno dell’Osservatorio sulla Repressione
#MisureCautelari #Emergenzialismo
Crisi, movimenti, repressione, diritto
Una riflessione sulle misure cautelari che sempre di più stanno investendo i movimenti sociali
Palermo, 17 misure contro ExKarcere e Anomalia. Contestata associazione a delinquere
La Procura di Palermo prova a ridurre anni di lotte sociali a delinquenza comune. Infatti, sono stati emessi 17 obblighi di firma per molti tra i militanti più generosi della città con l’accusa di associazione a delinquere.
Roma: provvedimenti repressivi contro attivisti della rete antisfratto
la Digos di Roma ha prelevato 6 compagni della rete antisfratto Roma est e dei movimenti per il diritto all’abitare dalle loro abitazioni e li ha condotti nella sede della questura di via Genova. A 5 di loro è stato notificato l’obbligo di firma trisettimanale, mentre un altro compagno è stato denunciato a piede libero. Per tutti l’accusa è di concorso in resistenza aggravata e lesioni.
#LotteSociali #MovimentoLottaPerLaCasa #Studenti
Firenze: la polizia carica il corteo per la casa
Violente cariche della polizia contro il corteo per il diritto all’abitare
Milano: Cariche e lacrimogeni contro gli studenti. Un fermo
Cariche, lacrimogeni e un fermo contro gli studenti che manifestano l’opposizione alla riforma Giannini
#Processi
Brescia: 13 condanne per le cariche alla stazione del 14 novembre 2012
13 compagni e compagne sono stati condannati in primo grado oggi, mercoledì 11 marzo 2015, con pene dai 2 a 5 mesi. Tre sono stati assolti. Questa la decisione del Tribunale di Brescia, nel processo che ha visto imputati militanti del Centro sociale Magazzino 47, Associazione Diritti per tutti e Kollettivo studenti in lotta
Genova, invitò la polizia a “sporcarsi la divisa”: condannato a 4000€ di multa
A cinque mesi di distanza, dall’alluvione a Genova, apprendiamo che il ragazzo che li aveva semplicemente apostrofati con una comprensibile richiesta è stato condannato a una multa di più di 4000 euro per “oltraggio a pubblico ufficiale”
#CodiciIdentificativi
Si discute in Senato la legge per l’introduzione dei codici identificativi per i poliziotti
Dopo anni di attesa, adesso il disegno di legge è a un passo dall’esame dell’Aula. Terminato l’iter in commissione, il ddl De Cristofaro è arrivato in assemblea. Secondo il calendario dei lavori, il Senato dovrà iniziare a votare giovedì prossimo, 12 marzo. Al massimo si posticiperà di qualche giorno, visto che l’arrivo da Montecitorio del provvedimento sul divorzio breve potrebbe creare più problemi del previsto.
#Caselli #Studenti #NoTav
Firenze: Chi è Giancarlo Caselli e perché non lo vogliamo a Novoli
Mercoledì 11 marzo l’associazione Libera-contro le mafie e la lista universitaria Udu-SU hanno pensato di propinarci una “lezione antimafia” tenuta dall’ex procuratore Giancarlo Caselli. Un nome noto e di grande richiamo mediatico, che si è costruito nel tempo la reputazione di uomo di sinistra, alfiere dei valori democratici contro il berlusconismo e la criminalità organizzata. Secondo noi, invece, si tratta di un personaggio assolutamente sgradito: un inquisitore ha dedicato un’intera vita alla difesa degli interessi economici e politici dominanti, sia legali che illegali, contro i movimenti politici e sociali.
#Antiproibizionismo
Marijuana: “La repressione? Ha fallito. Depenalizziamola”, lo dice anche Direzione nazionale antimafia
“Davanti a questo quadro, che evidenzia l’oggettiva inadeguatezza di ogni sforzo repressivo, spetterà al legislatore valutare se, in un contesto di più ampio respiro […] sia opportuna una depenalizzazione della materia”. La bomba la lancia la Direzione Nazionale Antimafia.
#Antifascismo
Il Governo premia i fascisti: medaglia al ricordo per il repubblichino Paride Mori
Medaglia al ricordo a Paride Mori, ex repubblichino e ufficiale del Battaglione Mussolini. Lo ha deciso una commissione della presidenza del Consiglio e in particolar modo dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio nel denominato “giorno del ricordo” istituito il 10 febbraio.
#CasoMoro #TeoriaComplotto #Dietrologia
Caso Moro: Via Fani, le nuove frontiere della dietrologia /1a puntata
Da sempre priva di riscontri la vecchia dietrologia cerca conforto nelle nuove tecnologie. Domenica 22 febbraio la polizia scientifica ha effettuato una scansione laser del luogo dove Aldo Moro venne sequestrato 36 anni fa.Questo è il primo di un ciclo di interventi dedicato ai lavori della nuova commissione d’inchiesta parlamentare sul rapimento e l’uccisione del presidente della Democrazia cristiana
Caso Moro: Via Fani, le nuove frontiere della dietrologia /2a puntata
Proprio mentre le agenzie annunciano che il prossimo 9 marzo 2015 verrà ascoltato per la prima volta davanti ad una commissione parlamentare d’inchiesta don Mennini (sembra che papa Bergoglio lo abbia autorizzato), l’attuale nunzio apostolico a Londra che fu confessore di Moro e soprattutto durante il sequestro terminale (sfuggito ai controlli della polizia) di alcune lettere e messaggi del leader democristiano, indirizzati in particolare al Vaticano e al suo entourage più stretto, prosegue il nostro ciclo di interventi con la pubblicazione della seconda puntata (leggi qui la prima) dedicata ai lavori della nuova commissione d’inchiesta parlamentare sul rapimento e l’uccisione del presidente della Democrazia cristiana Aldo Moro. In realtà don Antonio Mennini ammise già nel gennaio 1979, di fronte alla magistratura, di aver ricevuto nel corso dei 55 giorni del rapimento su segnalazione del sedicente prof. Nicolai, alias Valerio Morucci, comunicazioni telefoniche e scritti che aveva prelevato e consegnato alla famiglia Moro
Caso Moro: Via Fani, le nuove frontiere della dietrologia /3a puntata
Prosegue con la terza puntata la nostra rassegna dei falsi misteri del rapimento Moro (leggi qui la 1a e 2a puntata). Oggi raccontiamo come ha preso forma la leggenda della presenza di un colonnello del Sismi in via Fani, la mattina del 16 marzo 1978. Trentaquattro testimoni hanno assistito alle varie fasi dell’azione, solo uno di loro, Alessandro Marini, disse nel 1993, a quindici anni di distanza dai fatti, di aver intravisto una figura sospetta. Subito smentito dal diretto interessato che era un abitante della zona
Caso Moro: Via Fani, le nuove frontiere della dietrologia /4a puntata
Da quei primi novanta secondi in cui, la mattina del 16 marzo 1978, le Brigate rosse riuscirono a neutralizzare la scorta e portare via il presidente della Democrazia cristiana Aldo Moro, il tentativo di cambiare la storia di via Fani non è mai cessato. La lunga storia delle parole inaffidabili dell’ingegner Alessandro Marini, da sempre ritenute una delle testimonianze più attendibili e ancora oggi utilizzate per dare corpo alle letture cospirazioniste del sequestro. La leggenda dei due motociclisti che sparano e di un parabrezza che va in frantumi restano uno dei pezzi forti attorno al quale si dipana la narrazione dietrologica.
Caso Moro: Via Fani, le nuove frontiere della dietrologia /5a e ultima puntata
Concludiamo il nostro piccolo viaggio sui falsi misteri costruiti attorno al sequestro Moro raccontando come il diversivo dietrologico venne impiegato per coprire l’impiego delle torture.
#Carcere #41bis
Il 41-bis? Una Guantánamo italiana, 700 casi di tortura
Lo chiamano 41-bis o carcere duro. Ti tengono lì, chiuso e isolato, finché non confessi. E il diritto? Roba vecchia. In Italia ci sono 700 detenuti al 41-bis. Sapete che vuol dire 41-bis? Carcere duro, un po’ come Guantánamo.
Sciopero della fame dei detenuti del carcere di Teramo
La stretta operata dall’amministrazione circondariale sull’ingresso dei cibi portati dai famigliari agli ospiti del carcere di Castrogno ha originato una decisa protesta dei detenuti: sono un’ottantina circa quelli che da più di cinque giorni stanno effettuando uno sciopero della fame.
Lettera dal carcere di Davide Delogu
Riceviamo e pubblichiamo questa lettera di Davide Delogu, detenuto in lotta che ha subito vari trasferimenti a causa della sua determinazione contro gli abusi carcerari.
#Ultras #Daspo
Difenditi dalla “recidività” del Daspo. Scarica il modulo da inviare in Questura
Ci viene segnalato che le Questure stanno notificando daspo di 8 anni con obbligo di firma a persone che – anche tanti anni fa – hanno avuto un daspo e quindi sono “recidivi”. E’ quindi necessario che tutti coloro il cui daspo è terminato almeno tre anni fa (e quindi, marzo 2012) mandino la lettera in Questura
#Appuntamenti
Antigone presenta “Oltre i tre metri quadri”, XI Rapporto sulle carceri italiane – Roma 17 marzo
La fabbrica della paura e la gabbia delle istituzioni totali – Pisa 19 marzo
Associazione a delinquere? Lottare per i diritti non è reato ! – Palermo 20 marzo
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